giovedì 23 gennaio 2020

Segnalazione libri "L'uomo dei piccioni" - "Linea 429" - "Evanescente depressione" e "John Parker il detective" di STEFANO SCALISI

Buongiorno, stamattina vi segnalo alcuni libri dell'autore Salvatore Scalisi di cui trovate tutte le info di seguito e i cui titoli sono "L'uomo dei piccioni", "Linea 429", "Evanescente depressione" e "John Parker il detective". 

 Buon giovedì. 

Germana - Pensieri Sconnessi 
L'uomo dei piccioni:

Di cosa parla L’uomo dei piccioni di Salvatore Scalisi

E’ la malattia del secolo o forse si cade in depressione quando si ha tutto e non si riesce a desiderare null’altro o forse è una debolezza che coglie in un momento di distrazione?
Stefano, il protagonista de L’uomo dei piccioni è un individuo come gli altri, con una famiglia che lo ama, un lavoro che gli permette di prendersi cura della sua vita, quella di sua moglie e suo figlio, ha una passione, la scrittura, ma tutto questo sembra non bastare.
Sì, perché un giorno, dopo aver fatto l’amore con la sua compagna, le dice che ha deciso di prendersi un periodo di pausa dalla famiglia, dal lavoro, da ogni altra cosa, per ritrovare se stesso. E’ così che inizia la sua piccola avventura per strada.
Stefano diventa un barbone che riempie le giornate con lunghe attese su panchine che sembrano dimenticate, con cibi che gli vengono regalati, su pensieri che colmano la sua solitudine ricercata. Quelle che sono delle verità assolute, insostituibili, come l’affetto e il calore familiare, vengono sostituite da incertezze che, paradossalmente, sembrano dare maggiore stabilità.
📷
In maniera invisibile Stefano si aggira per le strade, diventa l’uomo dei piccioni, si abbandona a se stesso in cerca di qualcosa, trova amici e storie simili alle sue, si confonde con leggerezza tra la folla, spesso non viene capito per la sua scelta così azzardata, così priva di senso per chi possiede tutto quello che conta.
Stefano osserva, raccoglie immagini, idee, storie altrui, riesce a guardare oltre la scena che ha davanti, oltre le persone che gli passano accanto e diventa ogni giorno più simile ai piccioni, che possiedono una libertà assoluta, ma non ricercata, un dono che può apparire a volte come una privazione.
Intanto a casa c’è qualcuno che l’aspetta, che non ha smesso di sperare, che resta tra la porta di casa e la strada, in attesa del suo ritorno. Mentre tutto il resto prosegue nel suo scorrere inesorabile trascinando ciò che gli passa davanti, come un uragano.
Salvatore Scalisi, nel libro L’uomo dei piccioni, sembra usare i guanti, non tocca mai con mani nude la superficie del mondo, ma l’accarezza proteggendo delicatamente la realtà di certi argomenti, come questo che vede protagonista un uomo che vive per strada lasciando fuori ogni cosa, per ritrovarsi dentro.




Linea 429:

Un autobus di una qualsiasi linea urbana, in una città congestionata dal traffico; una qualsiasi giornata, stramaledettamente uguale ad ogni altra.Ma sarà veramente così?Un nubifragio di eccezionale entità, metterà in ginocchio l’intera comunità cittadina. Le strade si trasformeranno in trappole piene d’acqua e di veicoli condannati all’immobilità. Il 429 si riempie, all’inverosimile, ed accoglie sempre più gente che vuole evitare la pioggia e la bufera che si abbatte sulla città. Le lunghe ore di permanenza nella vettura, mettono a nudo le caratteristiche di ciascun utente dell’automezzo che, inevitabilmente, è paralizzato in mezzo ad un traffico bloccato da un evento atmosferico di immani proporzioni.Che succederà all’interno del 429? 



Evanescente depressione:

Fabrizio è un depresso. Ha tutto per avere una vita normale; ma un segreto tarlo lo corrode e non lo fa andare avanti. Bruna, la sua migliore “amica” di sempre, gli sta molto vicino. Così pure Biagio, l’amico malato di cancro, che incontra spesso al bar. Ed è bello anche fare conversazione col suo amico negoziante che lo invita ad una festa. Dablo, il suo cane, è in buone mani. Lo affida, infatti, ad Antonella, la bellissima donna che è la sua nuova fiamma. Ma il suo “male occulto” lo porta a tentare il suicidio. Il tuffo in acqua che lo fa quasi annegare, però, lo riporta ad apprezzare la vita. Sì; adesso vuole vivere alla grande e pienamente. Ce la farà o è solo un sogno quello che potrà accadere? Il nostro Salvatore Scalisi ci fa vivere una storia come sospesa in un mondo rarefatto, dove tutto è fluttuante ed evanescente, possibile ed impossibile. Verità e allucinazioni si susseguono. Spazi di luce e di buio si alternano subitaneamente. Fabrizio riuscirà a vivere bene? Chi lo sa; la vita è mistero. Come in una tela di Marc Chagall, figure colorate a tinte forti, volteggiano su sottofondi in cui luce e buio si miscelano incessantemente. Stavolta la penna di Salvatore Scalisi si fa pennello e, come il grande Chagall, crea figure misteriose ed evanescenti, sospese in un vuoto variamente colorato e variamente illuminato.

Prof. Maria Carmela Benfatto. 



John Parker il detective:

Incalzato costantemente dal dolore per la morte della moglie, Parker cerca di proseguire la sua vita dividendosi tra ufficio, lavoro e cura della figlia, affidata alla dedizione della nonna paterna.
Nel racconto il “male” è rappresentato da Giacchetti, un losco individuo alle prese con uno sporco giro d’affari illeciti, mascherati dalla gestione di un elegante e raffinato ristorante. Il personaggio porta a compimento una serie di delitti con i quali distrugge anche la propria famiglia.
Parker, dopo aver risolto brillantemente il”caso Giacchetti”, deve continuare a fare i conti con la sua solitudine e le sue angosce. Ma le ultime esperienze di lavoro e di rapporti umani, lo hanno avviato al superamento dei suoi incubi; egli è più sereno e più pronto a ricominciare, insieme con Kate, la sua unica figlia. È per lei che proverà ad avere fiducia nell’avvenire; è per lei che riproverà a vivere. 


Nessun commento:

Posta un commento