Stamattina dopo le feste natalizie, finalmente si torna alla normalità delle cose.
In collaborazione con la Casa Editrice Dri Editore vi presento la Cover Reveal del libro "Notte numero zero" scritto dall'autrice Rebecca Quasi.
Di seguito la sinossi del libro ed un breve estratto.
Vi auguro una buona giornata.
Germana - Pensieri Sconness
Titolo: Notte numero zero
Autore: Rebecca Quasi
Collana: Contemporary Romance
Editore: Dri Editore
Genere: Contemporaneo
Formati disponibili: ebook 2,99€ / cartaceo 15,99€
Pagine: 448
Uscita: ufficiale 13 gennaio
Info: soniagimor.drieditore@gmail.com
Collana: Contemporary Romance
Editore: Dri Editore
Genere: Contemporaneo
Formati disponibili: ebook 2,99€ / cartaceo 15,99€
Pagine: 448
Uscita: ufficiale 13 gennaio
Info: soniagimor.drieditore@gmail.
Sinossi:
13 dicembre 2015. Costanza e Mario, due sconosciuti, sono bloccati all'aeroporto di Londra-Stansted a causa di una bufera di neve.
Lei gioca a scacchi da sola, lui la spia con curiosità perché Costanza, oltre ad avere le clavicole più spettacolari che Mario abbia mai visto, durante la partita confabula con l'alfiere nero.
Dallo stalking passano a giocare insieme e, quando tutti i voli vengono annullati per il maltempo, i due decidono di dividere prima un taxi e poi una camera d'albergo.
Prende vita così una notte indimenticabile, quella che per entrambi diventerà la “Notte numero zero”.
Il giorno successivo, atterrati all'aeroporto Marconi di Bologna, Mario e Costanza si salutano certi che non si incontreranno mai più.
Aprile 2018. Mario è sposato da nove mesi. Un pomeriggio, si imbatte per caso in un fondoschiena inconfondibile...
Estratti:
«Non ci sono due letti» sentenziò seccato Mario.
«Vedo.»
Vedo.
«Non c'è nemmeno il divano.»
«Perché dovrebbe esserci un divano?»
«Per non dormire insieme?» la provocò lui.
«Il letto è abbastanza grande. Mi sembri teso.»
Ma va là?
«Ma tu ci sei tutta?»
«Ovvero?»
Ovvero. Bella espressione.
«Costanza Soprani,» scandì forte e chiaro «io sono un uomo che non conosci.»
Perché ora lo guardava come se l'informazione fosse avulsa dal contesto? «Siamo in una camera d'albergo. Da soli» spiegò meglio Mario.
«E?»
«Se decidessi di violentarti, non avresti via di scampo.»
«Perché dovresti violentarmi?»
Mario sbatté le palpebre in modo molto teatrale.
«Perché siamo soli, perché sei bellissima, perché sono un uomo, perché non mi conosci...»
«Hai intenzione di violentarmi?»
«No!» sbottò.
«Problema risolto.»
«Che hai?» gli chiese lei indovinando la sua tensione.
«Niente!»
La mancata risposta rimarcò che Costanza non credeva affatto a quel “Niente!”.
Mario si concentrò di più su ciò che stava leggendo. Lo sgravio fiscale era un argomento avvincente. Lui ne era convinto. Davvero convinto.
Peccato non poterselo godere appieno. Godere era un termine da evitare.
«Sei eccitato.»
Sentirglielo dire così di punto in bianco e in modo del tutto decontestualizzato, visto che l'argomento precedente era stata la temperatura della stanza e quello prima ancora lo sgravio fiscale, lo fece sobbalzare e aprire la bocca come un luccio.
«Eh?»
«Hai un'erezione. Si vede.»
Sì, si vedeva.
«Ignorala.»
«Tu la stai ignorando?»
«Sei contorto.»
«Sarò anche contorto, ma se qui ci fosse uno meno contorto ti sarebbe già saltato addosso!»
Costanza si accasciò sui cuscini sbuffando.
«Ma magari ci fosse uno meno contorto!»
«Si può sapere che problema hai?»
«Io ti dico il mio, se tu mi dici il tuo.»
Lei lo fissò e lui ricambiò lo sguardo.
Gli occhi di Mario addosso facevano pensare che fosse sotto ipnosi il che avrebbe agevolato un eventuale passaggio all'azione.
«Non lo definirei un problema, ma non ho l'abitudine di praticare sesso occasionale» la informò sostenendo quello sguardo giallo.
«Il mio è molto più semplice: ho voglia di fare l'amore.»
Il che andava in conflitto con il precetto non fare sesso occasionale appena proferito da Mario, a meno che non si giurassero amore eterno.
«Remore igieniche o morali?» chiese Costanza.
«Scusa?»
«Non fai sesso occasionale per questioni igieniche o morali?»
«Entrambe.» Ecco che il ragazzo voleva stare sul sicuro, ma lei non era ingenua.
«Hai i profilattici?»
«Eh?»
«Non farmi ridire tutto due volte.»
«Sì» ammise lui.
«E la questione igienica è risolta.»)
«Non ci sono due letti» sentenziò seccato Mario.
«Vedo.»
Vedo.
«Non c'è nemmeno il divano.»
«Perché dovrebbe esserci un divano?»
«Per non dormire insieme?» la provocò lui.
«Il letto è abbastanza grande. Mi sembri teso.»
Ma va là?
«Ma tu ci sei tutta?»
«Ovvero?»
Ovvero. Bella espressione.
«Costanza Soprani,» scandì forte e chiaro «io sono un uomo che non conosci.»
Perché ora lo guardava come se l'informazione fosse avulsa dal contesto? «Siamo in una camera d'albergo. Da soli» spiegò meglio Mario.
«E?»
«Se decidessi di violentarti, non avresti via di scampo.»
«Perché dovresti violentarmi?»
Mario sbatté le palpebre in modo molto teatrale.
«Perché siamo soli, perché sei bellissima, perché sono un uomo, perché non mi conosci...»
«Hai intenzione di violentarmi?»
«No!» sbottò.
«Problema risolto.»
«Che hai?» gli chiese lei indovinando la sua tensione.
«Niente!»
La mancata risposta rimarcò che Costanza non credeva affatto a quel “Niente!”.
Mario si concentrò di più su ciò che stava leggendo. Lo sgravio fiscale era un argomento avvincente. Lui ne era convinto. Davvero convinto.
Peccato non poterselo godere appieno. Godere era un termine da evitare.
«Sei eccitato.»
Sentirglielo dire così di punto in bianco e in modo del tutto decontestualizzato, visto che l'argomento precedente era stata la temperatura della stanza e quello prima ancora lo sgravio fiscale, lo fece sobbalzare e aprire la bocca come un luccio.
«Eh?»
«Hai un'erezione. Si vede.»
Sì, si vedeva.
«Ignorala.»
«Tu la stai ignorando?»
«Sei contorto.»
«Sarò anche contorto, ma se qui ci fosse uno meno contorto ti sarebbe già saltato addosso!»
Costanza si accasciò sui cuscini sbuffando.
«Ma magari ci fosse uno meno contorto!»
«Si può sapere che problema hai?»
«Io ti dico il mio, se tu mi dici il tuo.»
Lei lo fissò e lui ricambiò lo sguardo.
Gli occhi di Mario addosso facevano pensare che fosse sotto ipnosi il che avrebbe agevolato un eventuale passaggio all'azione.
«Non lo definirei un problema, ma non ho l'abitudine di praticare sesso occasionale» la informò sostenendo quello sguardo giallo.
«Il mio è molto più semplice: ho voglia di fare l'amore.»
Il che andava in conflitto con il precetto non fare sesso occasionale appena proferito da Mario, a meno che non si giurassero amore eterno.
«Remore igieniche o morali?» chiese Costanza.
«Scusa?»
«Non fai sesso occasionale per questioni igieniche o morali?»
«Entrambe.» Ecco che il ragazzo voleva stare sul sicuro, ma lei non era ingenua.
«Hai i profilattici?»
«Eh?»
«Non farmi ridire tutto due volte.»
«Sì» ammise lui.
«E la questione igienica è risolta.»)
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