QUARTA DI COPERTINA
Ci sono saghe familiari oscurate dalla storia, dalla fortuna o dal destino; talvolta la loro conoscenza resta circoscritta in ambito locale o in studi storici specifici, mentre, a ben guardare, nascondono un’epica narrativa intensa e avvincente. Una di queste è l’epopea della famiglia Drengot, cinque fratelli che nel 1016, esiliati dalla Normandia e espropriati di tutti i beni, decisero di ricostruire da zero le loro fortune spostandosi nel meridione d’Italia. Ridotti a mercenari predoni, decimati da dure sconfitte, nel giro di un ventennio riusciranno a divenire un elemento chiave per la vita politica e militare del Mezzogiorno.
I Drengot, i migliori secondo l’etimologia del loro originario nome danese, ottenendo terre e titoli nobiliari faranno da apripista per la successiva emigrazione in massa dalla Normandia, quella che porterà nel volgere di un secolo alla costituzione del Regno normanno di Sicilia con la dinastia degli Altavilla.
INCIPIT DEL LIBRO:
Fu rientrando da un pellegrinaggio fatto al monastero di Mont-Saint-Michel, alla fine di gennaio dell'anno 1016, che Ansketil venne investito dalle disgrazie riversatesi sulla sua famiglia, eventi che avevano trasformato suo fratello maggiore Osmond in un criminale e gli altri in reietti, lui compreso.
Il duca Riccardo II, diretto discendente del grande Rollo, aveva organizzato una caccia al cervo, un'occasione per l'esuberante principe di passare un paio di giorni con i suoi famigli più stretti nei boschi di Lyons. Di ubriacarsi, cavalcare fino allo sfinimento, inseguire selvaggina per ore e poi magari dedicarsi a qualche giovane serva lontani da mogli e preti troppo invadenti.
BREVE RELAZIONE DEL CONTESTO STORICO
Agli inizi del primo millennio il meridione d’Italia è frazionato tra diversi poteri: Sacro Romano Impero, Impero d’Oriente, il Papato, i principati Longobardi e i saraceni combattono costantemente per assestare il loro dominio su queste terre particolarmente fertili e rigogliose nel cuore del Mediterraneo.
Contemporaneamente la Normandia, formalmente unita e sotto la guida dei discendenti di Rollone, è teatro di aspre faide familiari.
I Drengot, una famiglia della nobiltà minore ma con un discreto potere economico, vengono brutalmente esiliati per un delitto d’onore, attratti dai racconti dei cavalieri di ritorno dalla Terra Santa decideranno di costituire un’armata di mercenari pellegrini per tentare di ricostruire le loro fortune nel meridione d’Italia. Qui, tra alterne fortune, si porranno di volta in volta al soldo del migliore offerente arrivando ad essere spesso l’ago della bilancia in contese tra poteri molto più grandi di loro. Nel giro di un ventennio da predoni e mercenari diventeranno nobili e ricchi signori, stabilizzeranno il loro potere con la Contea di Aversa e faranno da apripista per un’emigrazione di massa che porterà nella penisola centinaia di cavalieri, uomini valorosi ma con pochi mezzi, in cerca di un riscatto.
CITAZIONE
Rainulf era bloccato sotto la bestia mentre litri di sangue caldo misto a pezzi di intestino esplodevano sul suo volto. Sto per morire, pensò, stava per morire per mano di un anatolico o un bulgaro, infilzato dalla picca di un banalissimo coscritto, piantato a terra mentre non riusciva neanche ad aprire gli occhi per vedere un'ultima volta il cielo.
(Cap. 5, Si scontrarono in luogo già famoso)
Titolo: Solo la verità 1837 ( sequel di Solo la verità 1832)
Pagine: 311
ebook 1,99
cartaceo 17,00
INCIPIT DEL LIBRO
Non riuscivo a dormire. Risvegliata infinite volte in quella stanza così buia e sconosciuta.
La giornata trascorsa si mescolava nei miei sogni tra paure e sgomenti. La mano di Terence era adagiata sulla mia spalla. Mi ritrovai improvvisamente insicura, sola.
Avevo freddo, nonostante fosse estate e nonostante le coperte. Era il mio corpo a essere gelido, il sangue scorreva in me di ghiaccio. Desiderai di essere a Gineste, nella mia camera, nel mio letto così familiare.
Per un istante pensai di alzarmi, dovevo rompere quei pensieri che infestavano la mia mente.
Ma dove sarei andata?
QUARTA DI COPERTINA
Dopo il matrimonio di Terence e Lee Ann, a Gineste è tempo di abituarsi alla nuova situazione. Terence sembra essersi calato nella vita matrimoniale alla perfezione, ma sarà lo stesso per Lee Ann?
E come potrà Lawrence convivere con l’amore non corrisposto che lo lega a Lee Ann, la sua anima gemella ormai sposata con suo fratello?
Tutto sembra ormai essere deciso, ma era davvero solo il matrimonio combinato tra Terence e Lee Ann la verità da scoprire o ci sono altri segreti che hanno influenzato le vite dei tre protagonisti?
Capitolo conclusivo di “Solo la verità.”
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