Voglio presentarvi in collaborazione con Matilde Bella per la Liberty Bell Edizioni, la prima tappa del Blog tour del libro "Un’incantevole estate in Montana" scritto dall'autrice Bertha M. Bower.
Di seguito troverete ogni informazione dell'autrice e nei prossimi giorni vi mostrerò altri dettagli del libro.
Germana - Pensieri Sconnessi
SINOSSI
Un’incantevole estate in Montana
Come molti altri libri di Bertha M. Bower, Un’incantevole estate in Montana è un inno alla natura dolce e selvaggia delle terre dell’ovest e ai suoi protagonisti. Quando va a trascorrere l’estate presso il ranch del fratello in Montana, Miss Beatrice Lansell è finalmente libera di scorrazzare a cavallo per le praterie, lontana dalla routine e dalle convenzioni che la vita sociale di New York esige da una ragazza del suo ceto sociale. Una storia romantica, ma non solo “damigelle e cowboy”. Un fratello imprenditore, Dick, e Keith Cameron, il suo amico cowboy, Sir Redmond, uno spasimante inglese con tanto di titolo e reduce della guerra contro i boeri, un nipotino capriccioso, una madre arrivista... Ognuno a proprio modo finirà per complicare la vita della bella Beatrice, che per capire e assecondare i propri sogni dovrà faticare un bel po’.
Quando a spiccate doti narrative si uniscono leggerezza e atmosfere del West, ecco far capolino il nome di Bertha Muzzy Bower. Nota ai suoi contemporanei soprattutto come B. M. Bower - nome dietro cui molti inizialmente pensavano si celasse un uomo -, nell’affollato scenario editoriale americano di inizio Novecento Bertha ha saputo distinguersi e farsi apprezzare. Come leggiamo nella biografia scritta dalla nipote, Bertha M. Bower “arrivò in Montana giusto in tempo per assistere in prima persona a quella repentina e drammatica trasformazione per cui si passò dai pascoli selvaggi e a disposizione di tutti degli anni Ottanta del 19° secolo a campi coltivati, fattorie e ranch recintati con il filo spinato del 20°. Comprese e descrisse dall’interno entrambi gli stili di vita e i punti di vista”.
Accanto ai classici della letteratura americana, è interessante ricordare anche un genere capace di intrattenere con eleganza e incuriosire, e di dirci quanto fosse entusiasmante, oltre che faticoso, emergere e prosperare nel Vecchio West.
L’autrice: Bertha M. Bower
B. M. Bower, che in realtà è una donna, scrive romanzi Western da
così tanto tempo da aver raggiunto un grado di competenza che
esige autentico rispetto. [...][I]l fascino di un romanzo del genere
non sta nell’originalità, ma piuttosto nella tenacia con cui rimane
fedele alla tradizione. Mrs. Bower ha il dono di saper scrivere in
modo spedito ed elegante. I suoi dialoghi sono fluidi, i suoi episodi
frizzanti [...].
New York Tribune, 30 gennaio 1921
Donna scrive storie realistiche su pascoli e mandriani. Il fatto che
B. M. Bower è una donna sarà una sorpresa per i lettori di quelle
storie Western e mascoline che includono Lonesome Land, Good
Indian e The Uphill Climb.
The Sun, 30 agosto 1913
Nata in Minnesota il 15 novembre 1871, nel 1889 Bertha si trasferisce con la famiglia in
Montana. Il padre di Bertha, Washington Muzzy, è originario della contea di Oswego,
nello Stato di New York. Come moltissimi altri cittadini americani nel corso di quei
decenni, decide di emigrare verso ovest. Si stabilisce prima in Minnesota, e poi dalle
parti di Great Falls, Montana.
Grazie a un breve scritto della nipote, Kate Baird Anderson, figlia di Dele, nata dal
secondo matrimonio di Bertha, abbiamo un interessante profilo biografico di B. M.
Bower. Anche solo riepilogandone alcuni punti si ha l’idea di una vita intensa e sempre
in movimento.
Nel periodo in cui la famiglia Muzzy si insedia nell’area di Great Falls, con la crescita
demografica della regione vengono man mano istituite nuove scuole. Bertha
approfitta dell’opportunità e si allontana temporaneamente dalla famiglia per andare
a insegnare nella valle del Trout Creek. L’esperienza come insegnante non dura molto.
Alla chiusura dell’anno scolastico Bertha torna a Great Falls, e il 20 dicembre 1890
sposa Clayton Joseph Bower.
Dopo alcuni anni il matrimonio con Clayton si incrina, tanto che la ricerca
dell’indipendenza economica dal marito sembra essere il motivo principale per cui
Bertha comincia a scrivere. La coppia, che divorzierà nel 1905, avrà comunque tre figli:
Bertha Grace, Harold Clayton, e Roy Noel, nati rispettivamente nel 1891, 1893 e 1896.
Tra il 1898 e il 1899 la famiglia si trasferisce a Big Sandy, nella contea di Chouteau,
un’area selvaggia, ricca di ranch e zone a pascolo, ma di contro priva delle comodità di
Great Falls.
Gli anni trascorsi a Big Sandy si rivelano molto difficili, ma anche molto intensi, per
Bertha, che in questo periodo trova l’ispirazione per alcuni dei suoi romanzi più
famosi e si dedica con sempre maggiore impegno all’attività creativa.
È a Big Sandy che prende vita Chip of the Flying U, ed è sempre a Big Sandy che Bertha
conosce il secondo marito, Bill Sinclair, anch’egli scrittore, che sposerà già nel 1905, e
il terzo, Robert Ellsworth “Bud” Cowan, un cowboy di grande fama e personalità con
cui convolerà a nozze nel 1920.
Nel 1907, poco dopo la nascita di Dele, insieme a Bill e al più piccolo dei figli nati dal
matrimonio con Clayton, Roy, Bertha lascia il Montana per sempre. Nonostante il
fallimento del primo matrimonio, e quasi sicuramente dietro suggerimento dei suoi
editori, continuerà a firmare i propri romanzi con il nome di B. M. Bower, senza render
noto il proprio nome di battesimo. “I suoi primi editori si opposero a che venisse
rivelata la verità, per paura che la cosa potesse compromettere il mercato in crescita
dei suoi libri. Non le piacque mai il sotterfugio”, ci fa sapere Kate Baird Anderson.
Un’incantevole estate in Montana è scritto e pubblicato all’incirca in questo periodo e le
descrizioni riflettono in gran parte la natura dell’area intorno a Big Sandy.
D’ora in avanti Bertha risiederà lungo la costa del Pacifico, perlopiù nelle zone di
Hollywood e Los Angeles. Lavorerà come consulente per l’industria cinematografica –
in questi anni assiduamente dedita alla realizzazione di film Western – e, insieme al
terzo marito, renderà di nuovo operative alcune vecchie miniere d’argento in Nevada.
Quando nel 1911 firma un contratto con la prestigiosa casa editrice Little, Brown & Co.
vive uno dei momenti di maggiore successo della carriera di scrittrice.
Nel 1936 si verifica un evento tragico per Bertha e la sua famiglia. Nell’area di Depoe
Bay, Oregon, dove Bertha e Bud avevano deciso di ritirarsi, nel tentativo di salvare
alcuni pescatori colti da una tempesta il figlio Roy annega. Per commemorare l’eroico
gesto di Roy Bower – e dell’amico John Chambers, che come lui perse la vita in
quell’episodio – nel 1945 venne istituita la Fleet of Flowers, una cerimonia che ancora
oggi si svolge annualmente a Depoe Bay.
Il 3 febbraio 2018 Bertha M. Bower è entrata a far parte della Montana Cowboy Hall of
Fame. Al di là dei dati concreti, per descrivere la personalità di B. M. Bower sembrano
perfette alcune affettuose parole che le ha dedicato la nipote, dalle quali traspare il carattere deciso della nostra autrice, il suo spirito di intraprendenza, una vera e
propria passione nei confronti di novità e progresso, ma soprattutto un’attitudine a
circondarsi di cose belle. E la naturale disposizione a elargire, anche alle pagine dei
suoi romanzi, un tocco di eleganza.
[Bertha] arrivò in Montana giusto in tempo per assistere in prima persona a
quella repentina e drammatica trasformazione per cui si passò dai pascoli
selvaggi e a disposizione di tutti degli anni Ottanta del 19° secolo a campi
coltivati, fattorie e ranch recintati con il filo spinato del 20°. Comprese e
descrisse dall’interno entrambi gli stili di vita e i punti di vista.
[...] Tutti noi familiari stretti chiamavamo la mia nonna generosa e dalla voce
dolce “Bower”, come da sua richiesta. Abitammo con Bower per diversi anni,
prima che lei morisse, a Los Angeles il 23 luglio 1940. Non era certo una nonna
ordinaria. Prima che i soldi finissero mi mandò a una scuola privata esclusiva.
Mi pagava le lezioni di piano e anziché giocattoli mi regalava libri. Alla sua
tavola generosamente imbandita gustavamo piatti particolari, come il suo
soufflé di cheddar, una black bottom pie fatta arrivare fresca fresca dal ristorante
Brown Derby di Hollywood, foglie di carciofo immerse nel burro fuso, o litchi e
zenzero candito presi da un ambulante, un vecchio signore cinese che passava di
tanto in tanto sotto casa nostra.
Bower mi ha fatto apprezzare i film nelle grandi sale cinematografiche di Los
Angeles, spettacolo dal vivo incluso. Le piacevano le belle auto, e ci portava
lungo le strade panoramiche della costa. E tutte le mattine, quando uscivo per
andare a scuola, sentivo il tap tap tap di Bower che alla macchina da scrivere
lavorava alla sua ultima storia.
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