sabato 1 maggio 2021

Recensione "IL VELENO DELLO SCORPIONE" di GIANLUCA RAMPINI a cura di Germana Trinca

Ho letto il libro nel week end e devo ammettere che mi ha stregata dalle primissime pagine. 

Vi accenno in breve qualcosa della trama... 

La storia si svolge a Comelico, nella provincia di Belluno... 

La storia si intreccia meravigliosamente nella vita dei protagonisti, scavalcando tra il presente (2013), e andando progressivamente indietro nel tempo, esattamente nella lontana Africa, raccontando di vicende successe addirittura nel lontano 1991...

La storia inizia con la sparizione in un giorno tranquillo di dicembre, esattamente alla vigilia di Natale, di una giovane ragazza di nome Marika... Una brava ragazza, la cui sparizione sconvolge inevitabilmente la vita del padre... 

Una serie di improvvisi e inspiegabili omicidi irrompe nella tranquilla vita di alcuni cittadini... Persone che vengono travolte improvvisamente in un vortice di morte e terrore...

Attorno a Marika e ad altri protagonisti si svolge questa splendida storia...C'è connessione tra la sua scomparsa e gli omicidi? 

A capo delle indagini un ispettore che detto in sincerità mi è rimasto nel cuore. Un protagonista che lotterà ininterrottamente per arrivare alla verità, senza paure o remore...Il suo nome? Leonardo Gava... 

E tutta la storia la si può racchiudere perfettamente dietro un'unica parola...Una parola che si colloca dietro un luogo, dietro la vita degli stessi protagonisti... Moweda...

Una storia bellissima, della quale però adesso non vi anticiperò più nulla perché vorrei leggeste voi da soli cosa succederà loro... 

"OGNI VOLTA CHE INVESTIAMO EMOTIVAMENTE IN QUALCUNO E LE COSE, IN UN MODO O NELL'ALTRO, VANNO MALE, IL RISENTIMENTO CHE PROVIAMO DIPENDE DALLE ADPETTATIVE CHE CI SIAMO COSTRUITI. LA CAUSA DELLA DIFFERENZA NON È IL LORO COMPORTAMENTO, MA IL FATTO CHE NON RISPECCHIA QUELLO CHE NOI CI ASPETTIAMO."


Una storia davvero coinvolgente dall'inizio alla fine e decisamente ben scritta. Ho letteralmente "divorato" il libro in pochissimi giorni. Mi ha travolta e trascinata in pieno nella vita dei protagonisti, facendomi vivere insieme a loro una serie di avventure e circostanze davvero inquietanti ma ricche si suspance. 

Sono felicissima di averlo letto perché oltre che amo il genere, ha quel qualcosa in più rispetto ad altre storie... Una storia ben delineata che riesce a farti comprendere da più punti di vista un quadro che va oltre un semplice racconto!

"MI AVETE CONCESSO DI SPERIMENTARE LA MORTE, NON CAPITA TUTTI I GIORNI UNA SIMILE FORTUNA ;QUANTI POSSONO DIRE DI AVER FATTO QUESTA ESPERIENZA? SONO MORTO MA CIÒ CHE PIÙ CONTA È CHE SONO TORNATO. SONO STATO ALL'INFERNO E SAI UNA COSA? MI CI SONO TROVATO BENE. HO IMPARATO COSE DI ME CHE NON CONOSCEVO E LO DEVO A VOI. ADESSO È GIUNTO IL MOMENTO CHE MI SDEBITI."

Omicidi efferati svolti con una crudeltà e una precisione che donano alla storia una marcia in più. Nessun dettaglio è lasciato al caso. Scene descritte minuziosamente... 

'DOVE?' MI CONTROLLO MA SENTO IL FUOCO DELLA DETERMINAZIONE RIPRENDERE VIGORE. SENTO LE OSSA SPEZZARSI SOTTO I PIEDI, IL FETORE DEI CADAVERI, IL RUMORE DELLE LAME SULLA CARNE, LE URLA E IL SILENZIO". 

Sono moltissimi i personaggi che ruotano attorno al l'ispettore Gava, tra cui Remo Di Lorenzo, Michele Condotti, Mauro Mezzogiorno, il medico legale De Polo e Cirnielli, il magistrato Mariangela Tedeschi, Lucia De Zan e molti altri... 

L'autore è bravissimo a descrivere ogni singola scena del libro, riesce a trascinarti dentro ogni vicenda in maniera tale da far provare al lettore l'ebrezza del pericolo e fargli vivere ogni istante con l'adrenalina a mille. 

"SENTO IN LONTANANZA UN CUPO FRAGORE. PIÙ MI AVVICINÒ PIÙ QUEL SUONO SI ARRICCHISCE DI GORGOGLII. LA STRADA PROSEGUE SU UN PONTE, AI LATI IL TERRENO SCENDE RIPIDO SINO AL GRETO DI UN FIUME. LA SETE MI INDURREBBE A PRECIPITARMI SUL PENDIO, MA ANCHE UNA CAVIGLIA SLOVATA POTREBBE ESSERE FATALE IN QUESTA SITUAZIONE. SCE DO QUINDI CIRCOSPETTO, MI AGGRUPPO AGLI ARBUSTI E ALLA FINE CI RIESCO. APPENA POSSO MI INGINOCCHIO PER TUFFARE LA FACCIA NELL'ACQUA. STO PER BERE QUANDO NOTO QUALCOSA DI SCURO E GROSSO PASSARMI ACCANTO. MI RITRAGGO MA ALL'INIZIO NON CAPISCO. SEMBRANO TRONCHI, FORSE IMMONDIZIA. POI UN'ONDA LO FA RIEMERGERE QUEL TANTO CHE BASTA. È UN CADAVERE..."

Per i protagonisti sarà un viaggio verso l'ignoto, una corsa verso un futuro incerto e pericoloso, attraverso un passato davvero molto ingombrante. Un passato che molti di loro vorrebbero aver dimenticato... 

"IL MESSAGGIO DICEVA: 'SO CHE ERI TU IN MACCHINA CON LEI E CHE SEI SCAPPATO. ORA TI HO TROVATO. PRESTO PARLEREMO.' 
QUELLE PAROLE SPIAZZARONO GAVA. NON ERA SOLO PAURA, NON LO ERA IN SENSO STRETTO. CONFUSO, SI IRRIGIDÌ ISOLANDOSI DA CIÒ CHE LO CIRCONDAVA. 
QUELL'ALLARME CHE AVEVA VIBRATO APPENA SOTTO LA SOGLIA DELLA SUA ATTENZIONE RIUSCÌ COMUNQUE A EMERGERE. SEPPUR ASSORTO, SOLLEVÒ LO SGUARDO VERSO IL PARCHEGGIO DEL CIMITERO. C'ERA UNA SOLA MACCHINA. BIANCA"

L'ispettore Gava, attraverso intuizioni e prove schiaccianti si troverà in mezzo ad una storia più grande di quello che in realtà possa sembrare... Conterà unicamente su se stesso per risolvere un complicato rompicapo che sta mettendo scompiglio in un piccolo paese... 

Segreti e molto altro dietro gli omicidi... Mano a mano che la storia prende forma, si complica capitolo dopo capitolo, mettendo a rischio la vita di tutti... Una corsa contro il tempo per salvare degli innocenti... Ma in fin dei conti, alla resa dei conti, chi può dire con esattezza chi siano gli innocenti e chi i colpevoli??? In questa storia nessuno è innocente fino a prova contraria... 

Nonostante a volte il comportamento di alcuni personaggi sia sbagliato o peggio ancora ambiguo, sono certa che amerete ognuno di loro. Sono certa che rimarrete impigliati in questa bellissima storia! 

Se consiglio di leggerlo? Ma assolutamente si, anzi lo consiglio vivamente! E sono certa che la storia rapirà anche il vostro cuore... A me sicuramente è piaciuto davvero tanto! 

Grazie di cuore Gianluca per avermi inviato la copia del libro. Mi scuso infinitamente di aver letto la tua storia con molto ritardo e me ne rammarico davvero molto. Con il senno di poi, vorrei averlo letto prima. Ma a volte c'è sempre un preciso momento in cui un libro ci "capita" tra le mani, inspiegabilmente... E forse, questo momento, era giusto per me affinché lo leggessi adesso.

Germana Pensieri Sconnessi 

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