Vi segnalo il libro "Non lasciarmi cadere" dell'autrice Deborah Wright
Sinossi:
Per quanto tempo si può sfuggire dalle paure che ci terrorizzano?
Con un futuro incerto e un passato violento da cui scappare Lisa se lo chiede di continuo.
Decisa a ricostruirsi da sola un futuro lontano dal passato, Lisa, quando arriva in quel piccolo paese baciato dalle acque del Corlo, non si fida di nessuno, a parte Miki non parla con nessuno e, soprattutto, sembra decisa ad evitare qualsiasi legame. Era una promessa fatta tanto tempo prima, una promessa fatta alla vita ed aveva tutta l’intenzione di rispettarla.
Piano piano però, qualcuno riesce a sgretolare quel muro che lei si è costruita e, tendendole la mano, riesce a far breccia nel suo cuore: Alex, un istruttore cinofilo dagli occhi puri come il ghiaccio, è un ragazzo che non teme il rischio.
Ma a pochi passi dall'abbandonarsi a quell'amore, il terribile passato di Lisa torna da lei a rivendicare ciò che gli spetta. Perché Lisa si porta dentro un segreto che minaccia di frantumare in mille pezzi una ritrovata ed inaspettata felicità e rimetterla con le spalle al muro.
Troverà il coraggio per evitare che il passato distrugga la sua nuova vita? Una vita in cui Lisa ha finalmente trovato la sua ancora di salvezza in un mare mosso dalla tempesta?
Estratti dal libro:
- La sera, vorrei ritrovarmi in riva al lago e divertirmi con degli amici al ritmo di musica davanti alla fiamma di un falò, mentre il sole tramonta dorato all’orizzonte, invece di sentirmi risuonare in testa sempre quel maledetto campanello pronto a ricordarmi da dove vengo.
Per me, tutto questo, resta ancora un mondo sconosciuto, un mondo in cui ho fatto un ingresso esitante, addolorata e confusa, con timore e speranza. Un mondo che penso possa fare di me la donna libera che spero di poter diventare e, al tempo stesso, risvegliare la bambina felice e spensierata che ero stata una volta.
Vorrei tanto che il suono di quel campanello andasse scemando, ma ciò significherebbe che sto tornando a fidarmi dell’uomo, e questo mi spaventa ancora. Rischio altrimenti di abbassare la guardia, quando non posso permettermelo.
- Sentivo un soffio d’aria fredda entrare dal finestrino mentre i centri abitati mi passavano accanto uno dopo l’altro. Ero sempre più lontana da casa, e non sapevo cos'altro fare. I miei progetti si erano fermati lì. Su quel treno diretto verso un piccolo e sconosciuto paese di montagna, e non potevo chiamare nessuno per chiedere aiuto. Ero sola e con me avevo solo quello che mi ero portata dietro.
Chi poteva immaginare che una volta appoggiati i piedi a terra un posto dove andare ce l'avrei avuto? Un posto in cui mi sarei sentita a casa.
- "Nulla avviene per caso, tutto ha un suo perché. Che sia un incontro, una parola, un segno d'affetto; oppure una delusione, una sofferenza. La vita a volte sembra non farti scegliere e pianifica per te la tua sorte; ma se riesci a leggere in tempo fra le righe, potrai scrivere tu stessa il tuo destino".
“Oltre il dolore c’è una vita da vivere che ti aspetta. Non una vita normale, una vita vera. Non farla aspettare troppo.”
- Le parole che continuavano a fluirmi nella testa, escono come un fiume in piena, incredibilmente reali e allo stesso tempo estremamente fuori posto. Come se per troppo tempo non fossi riuscita ad esprimere nulla di reale e ora, tutto, vuole uscirmi con forza dal petto. E se anche non ci fosse alcun bisogno di parole, e tutto fosse già chiaro e limpido, sento comunque la necessità di urlare ogni singola parola. Come se, prima della consapevolezza di tutto questo, non ci fosse stato nulla, nessuna vita, nessuna me, nessuna esistenza che abbia alcun valore tranne l’istante stesso, la realizzazione e la paura di non essere in grado di trovare il giusto senso.
- Le lacrime che le rigavano le guance, si sono ormai asciugate, ma alla debole luce degli ultimi raggi rimasti, riesco a vedere che i suoi splendidi occhi azzurri sono arrossati. La guardo. Non ha un filo di trucco, i capelli leggermente scompigliati dalla brezza serale e indossa abiti che sembrano usciti dal mercatino dell’usato. A parte la catenina, quell’assoluta mancanza di accessori e di eleganza non la rende meno bella o desiderabile, anzi. Nessuna ragazza mi hai ma attratto intensamente come sta facendo Lisa.
- Quando si volta a guardarmi con quegli occhi azzurri velati di tristezza perdo completamente la testa e senza concederle il tempo di reagire le prendo il viso fra le mani e premo la bocca sulla sua. Per un attimo Lisa rimane immobile, pietrificata dallo stupore, ma poi schiude le labbra e mi lascia entrare nel suo calore. Quando mi stacco da lei entrambi siamo senza fiato. “Quando posso rivederti?”, le chiedo con un roco sospiro.
C’è un’espressione fosca nei suoi occhi che mi fa intuire quale sia la risposta ancor prima che apra bocca. Lei si concentra su me, sbatte due volte le palpebre e sposta lo sguardo a terra. Sembra sentirsi in colpa anche se non so di cosa.
“Non credo sia una buona idea.” Prende il trolley e si dirige verso la porta, poi, si gira un’ultima volta. “Beh, grazie ancora.”
Rimango immobile mentre lei varca la soglia e s’incammina a passo spedito verso la hall. Lisa può anche pensare che non sia una buona idea rivedermi, ma so di non esserle indifferente.
L’ho sentito in quel bacio e l’ho letto nei suoi occhi cangianti.
- “Si cerca di apparire normale, sperando che il tempo rimargini le ferite. Ma il nostro corpo ricorda. Ricorda tutto, Lisa. Quando ho nominato Ivan, ho avuto la certezza che in te il male è ancora vivo. Eri un fantasma, come lo sei in questo preciso momento. La stessa espressione che avevo io un tempo. Non identificarti in quella ragazza. Rischi di far rivivere quelle aggressioni ogni giorno, di cristallizzare per sempre la tua rabbia, e il dolore diventerà infinito. Devi imparare ad affrontare. Devi superare. Oltre il dolore c’è una vita da vivere che ti aspetta. Non una vita normale, una vita vera. Non farla aspettare troppo.”
- Quando mi volto vedo il suo sguardo incatenarsi al mio e per un lungo, intenso istante, mi mostro senza difese. Un brivido incandescente accende il sangue nelle vene. Poi, accade tutto talmente in fretta per capirci qualcosa. Fino ad un secondo fa era a un metro da me, ora invece, la bocca di Alex discende sulla mia, catturando un mio sospiro inaspettato. Per un attimo rimango sconcertata al contatto delle nostre labbra. È tutto così nuovo, così strano. La presenza prepotente di quella bocca, le sua labbra calde e morbide che mi sollecitano, invitandomi ad aprirmi a lui.
È tutto inaspettato, tranne la scarica elettrica che mi attraversa il corpo con una violenza sorprendente. È la stessa che ho provato quando, due sere fa, mi aveva toccato il braccio, quando mi aveva puntato addosso i suoi intensi occhi azzurri.
Sento l’accelerazione del mio cuore e lotto per non perdere il controllo, per rifiutare il suo assalto. Ma poi Alex sposta leggermente il peso del suo corpo e mi fa aderire a sé con prepotenza.
Cedo.
Le mani che avevo alzato per scacciarlo atterrano invece sul suo petto, dove sento il battito furioso del suo cuore. Con sgomento mi accorgo che non solo lo sto toccando. Sto rispondendo al bacio!
Non dura molto e quando mi lascia andare, arrossisco. Alex invece, ha un’espressione gentile ma seria, ardente di desiderio e colgo la promessa di un futuro che sono ansiosa di poter iniziare.
Biografia:
Deborah Wright è una ragazza di 36 anni (li compirà a settembre) ed è diplomata in tecnico della moda. È amante della natura, della montagna e pratica anche il ciclismo, ma è nei libri la sua più grande passione. Ha sempre amato leggere, sin da piccola passava pomeriggi interi a sfogliare di continuo i pochi libri che possedeva, rifugiandosi tra le loro pagine, sognando con i personaggi, imparando da loro e crescendo con loro. Un amore che man mano è aumentato e anche se di tanto in tanto, si allontanava dai libri, sommersa dalla vita quotidiana, poi ritornava sempre a respirare il profumo di quelle pagine.
Ha sempre voluto provare a scrivere, finché, decisa a realizzare questo suo piccolo sogno, si è cimentata nella stesura del primo romanzo.
Questo sarà il suo esordio.
Ora è felicemente sposata e vive con il marito e i suoi tre meticci.
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