lunedì 11 gennaio 2021

Review Party “Una giornata storta” di Eleonora Ippolito

Buongiorno, oggi in collaborazione con Federica Cabras vi presento la tappa del Blogtour del libro “Una giornata storta” di Eleonora Ippolito. 

Di seguito vi lascio la presentazione dei Personaggi principali. 

Vi auguro una buona giornata. 

Germana - Pensieri Sconnessi 

“Una giornata storta” – Personaggi principali


Michela è una tipaccia. Ha trent’anni e uno stile un po’ dark che intimorisce il prossimo, dice molto spesso quello che pensa, beve troppo, mangia anche di più e dell’amore non ne vuole neanche sentir parlare. Lavora in un’agenzia di promozione turistica, settore marketing, in un ufficio che pare una classe delle superiori in perenne autogestione. Ha un passato traumatico alle spalle e un segreto che cerca di dimenticare a suon di rock, sparato a palla nelle cuffiette, e stando in compagnia dei suoi due coinquilini e migliori amici, Rosa e Bartolo. È una ragazza forte e indipendente che però nasconde le sue tante fragilità come un vergognoso segreto. Sì, perché Michela una volta era affabile e dolce, almeno fino a quando un evento traumatico le ha sconvolto la vita e l’ha costretta a indossare una corazza per proteggersi dagli altri e dal male che, spesso, la gente è in grado di fare. A parte questo, però, è di ottima compagnia ed è spesso irruenta e sfacciata, ma anche molto gentile e altruista. Ah, e detesta i fantasy… o forse no?


Luca è un ragazzo bonaccione e pacato, introverso e gentile. Ha trentacinque anni, l’aspetto di un imponente boscaiolo asociale che vive nelle foreste ed è, a dispetto delle apparenze, un abile oratore. Abilità che però viene magicamente meno ogni volta che Michela è nei paraggi. Lavora per una casa editrice e nel tempo libero scrive – e pubblica – fantasy di apprezzabile successo. Anche lui, come Michela, ha un passato terribile alle spalle che nel suo caso, tuttavia, molto spesso torna a sconvolgerlo e di cui non riesce a liberarsi. Ha un carattere passionale che lui nasconde accuratamente dietro la sua apparente mitezza, per questo tende a dire quello che pensa davvero solo quando non può farne a meno.  Come Michela, ama la musica rock e mangiare bene. Il suo migliore amico è quel damerino di Riccardo, che è anche il suo capo e il suo ex compagno di scuola.

Bartolo è il coinquilino e migliore amico di Michela, nonché  suo personale “cavaliere dall’armatura scintillate”. Ha ventinove anni, è laureato in Economia ed è perennemente precario o in cerca di occupazione. Ha un fisico mingherlino ed è dolce, simpatico, coraggioso, gentile e probabilmente gay. Tiene molto alle sue coinquiline Michela e Rosa, le difende e le sostiene spesso ed è l’unico a conoscere il segreto di Michela. È un abile cuoco e ha un grande senso estetico. Ah… ed è terrorizzato da sua madre, quindi non nominategliela neanche!

Rosa è la coinquilina e migliore amica di Michela, conosciuta sui banchi di scuola. Ha trent’anni, è dolce, sognatrice, romantica, bellissima, fasciata sempre in abitini svolazzanti color pastello. In pratica è una principessa Disney che, quando non è occupata a fantasticare ad occhi aperti, lavora in una scuola materna. È alla costante ricerca del principe azzurro e molto spesso esce con uomini indegni e casi umani di ogni genere, finendo puntualmente con il cuore spezzato. Ama le letture fantasy e adora i romanzi di Luca. È astemia e detesta gli Iron Maiden. Sì, lo so… ma nessuno è perfetto, no?


Riccardo è il damerino sopraindicato. Ha trentacinque anni, è bellissimo, ricco, disinvolto e spigliato, veste sempre all’ultima moda e gli piacciono le auto di lusso. Eh, ve lo avevo detto che è un damerino! Ha un atteggiamento spavaldo, superficiale e vagamente maschilista che fa imbestialire Michela, ma anche lui ha i suoi segreti e le sue fragilità…

La Badessa, alias Barbara, è la stimata proprietaria di casa di Rosa, Bartolo e Michela. Ed è una donna dorabile. Sì, adorabile davvero. Chiedetelo a Michela quanto è adorabile!

Giada, Cinzia, Marco, Tommaso e Alma sono i folli colleghi di Michela. Ognuno strambo a modo suo, ognuno con un tratto distintivo. Praticamente gli elementi della classe in autogestione di cui sopra. Anche se Adriano, il dispotico capoufficio, non è molto contento della cosa. Tipo che li preferirebbe tutti muti e incatenati alla scrivania.

Ci sono poi anche altri personaggi (zia Clotilde, la prego, stia al suo posto!), ma preferiscono conoscervi tra le pagine di “Una giornata storta”… vi aspettano lì!


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