lunedì 2 agosto 2021

Segnalazione "SESSO, HAWAII E CLICHÉ" di BARBARA PARODI - ODE EDIZIONI

Buongiorno, qui a Roma finalmente si sono abbassate le temperature e si torna a respirare dopo alcuni giorni di caldo insopportabile. 

In collaborazione con Ode Edizioni vi segnalo il libro "Sesso, Hawaii e cliché" di Barbara Parodi da oggi in offerta a soli € 1,50 per tutto il mese di agosto! 

Di seguito tutte le info del libro. Che aspettate a prenderlo? È sicuramente una buona lettura da fare durante le vostre vacanze. 

Buona giornata. 

Germana Trinca - Pensieri Sconessi 

Titolo: Sesso, Hawaii e cliché

Autore: Barbara Parodi

Editore: ode edizioni

Genere: chick lit

Pov: 1° persona

Prezzo ebook offerta: € 1.50

Prezzo cartaceo: € 12.99

Data offerta: 01 agosto/ 31 agosto

Pagine: 150

Serie: no

Autoconclusivo: sì

Sinossi: Se esistesse un incipit adatto a questa storia, parafrasandone uno famoso, sarebbe il seguente:
È una verità universalmente accettata che se nella casella della posta trovi una busta quadrata in carta spessa e di colore avorio qualcuno che ti conosce ti vuole male.
Tutto ha avuto inizio con quella dannata lettera, ma diamine! Se tornassi indietro l'aprirei ancora cento volte.

Prefazione a cura di Livia Sarti


Estratto: Poi l’occhio mi cadde su una composizione in vetro. Ricordo che l’osservai a lungo sapendo bene che non poteva essere ciò che i miei occhi vedevano. «Un bellissimo trittico di orchidee Phalenopsis in vetro soffiato» mi disse la ragazza notando la mia attenzione. Orchidee… A me sembravano tre enormi vagine. Scoppiai a ridere, tenendomi per me il pensiero. Alla fine, girai per il negozio e scelsi un servizio da tè. «Signora, c’era già un servizio da tè nella lista» mi fece notare la ragazza. Sorvolai sul signora, non mi sembrava giusto fare l’antipatica. «Vorrà dire che ne avranno due. Che male può fare?» La ragazza mi guardò con sufficienza. «Di solito viene stilata una lista proprio per evitare doppioni.» Fu il tono con cui lo disse che mi fece indisporre. Come se fossi una demente, ecco. «Senta, io non spendo soldi per un trittico di vagine in vetro soffiato. Quel servizio da tè» annunciai indicandolo. «Bancomat.» Sillabai ogni parola e, avrei potuto giurarlo in tribunale, al vagine la ragazza ebbe un sussulto. Alla fine uscii dal negozio con il mio servizio da tè, fregandomene della stracazzo di lista di nozze.

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