venerdì 29 novembre 2019

INTERVISTA - CONOSCIAMO MEGLIO...FRANCESCO DI GIULIO

Finalmente torna l’appuntamento con le interviste agli autori.
Oggi l’appuntamento di “Conosciamo meglio...” ospita l’autore Francesco Di Giulio.

Un autore di cui ho letto tutti i suoi libri, iniziando da “Hellcity Rinascita” Vol. I e a seguire “Hellcity L’evasione” Vol. II. Infine ho letto pochi giorni fa anche il suo primo libro “La libertà del pettirosso”. Di tutti i libri se volete trovate le recensioni sul Blog.

Ringrazio l’autore sia per le collaborazioni, sia per le sue risposte dell’intervista, che ritengo davvero simpatiche ed interessanti.

Ora vi auguro una buona lettura. Sono certa che apprezzerete le sue risposte.

Buon pomeriggio

Germana - Pensieri Sconnessi 

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1Weizi-PstZ-4m3dmMe30ve0xXvwmyGOQ

INTERVISTA  A FRANCESCO DI GIULIO


1) Raccontaci qualcosa di te...

 

Non saprei raccontarti di me. Non riesco a definirmi e se lo facessi, sbaglierei. In fondo chi è capace di descrivere a fondo se stesso? Cambiamo ogni secondo, ogni ora, ogni giorno e ogni vita. Posso dirti che cerco di fare del mio meglio per non annegare, come fanno un po' tutti. E credo che nessuno sia in grado di descriversi correttamente.


2) A che età hai letto il primo libro? E ricordi Il titolo?

 

Se non vado errato, il primo libro è stato : La squadra dei diavoli rossi o Le tre pentole di Anghiari. Avrò avuto 10 o 11 anni. Ma credo che li andrò a rileggere entrambi. Grazie per la domanda.


3) L'ultimo libro che hai letto...

 

Sto leggendo la triologia de I DANNATI di Glenn Cooper, un autore che ammiro molto.


4) Il libro che ti è più piaciuto in assoluto?

 

Sicuramente 1984 di Orwell ha aperto la mia mente ispirando il mio ultimo romanzo distopico.

Ma anche Pulp di Bukowski mi ha regalato momenti unici. Leggeteli e fatemi sapere.

5) Ora dimmi un libro che secondo te è sopravvalutato...

Non mi piace dichiarare libri come “sopravvalutati”. Non amo il concetto di dover attribuire a un libro una etichetta. Se un autore non mi inspira o il suo lavoro non mi piace, non lo leggo ma non giudico chi invece possa apprezzarlo. Quindi non saprei risponderti.


6) Fammi il nome di 3 autori che ammiri per la loro bravura ...

 

Questa è facile. Assolutamente Stephen King, Carlos Ruiz Zafon e Wilbur Smith


7) C'è rivalità secondo te nel mondo della scrittura?

 

Da scrittore non vedo assolutamente rivalità tra scrittori. Anzi noto molta solidarietà. Non percepisco alcuna competizione. Se piace un autore non è detto che non possa piacere un altro. La rivalità è solo con se stessi. Io sono il rivale di me stesso. Sono io che devo ogni volta superare i miei limiti. Limiti imposti dal precedente lavoro. Ecco, forse la competizione è proprio quella di non deludere i propri lettori. 


8) Come ti è venuta l'idea di scrivere il primo libro "La libertà del pettirosso"?

È stato un incubo che ho realmente subito. Ho sognato le grida afone di un bambino di dodici anni che lamentava dolori all’interno di una cella medievale. Ho sognato questo volto sofferente, un adolescente ingrigito e glabro che cercava la sua libertà.


9) Adesso le mie domande saranno indirizzate ai due libri di Hellcity. Com'è nata l'idea del libro e la storia di Jayson?

Ogni libro deve nascere dalla necessità di voler comunicare un messaggio tra le righe. Il messaggio che mando tramite i 2 libri di HellCity è quello di non accettare l fatti per come ci vengono esposti o per come ci vengono imposti. Chiedo ai lettori, tramite il romanzo de L’anello di HellCity, di porsi il dubbio e di trovare quella scintilla che tutti abbiamo dentro. Quel fuoco primordiale che accende in noi la voglia di realizzare i nostri sogni o almeno provarci. Sono partito dal presupposto che tutti noi meritiamo una vita vera e non dettata dai condizionamenti della società. Allora in questo viaggio, il protagonista cercherà di trovare la sua strada, e allo stesso modo dovrà liberarsi da quella che gli era stata imposta.

 

10) Quanto tempo hai impiegato a scrivere i due volumi?

Circa un anno. Più altri 10 mesi per la correzione.Considera che la correzione del libro non finisce mai.


11) Per i personaggi del tuo libro, hai preso spunto dalla realtà oppure è solo frutto puramente della tua fantasia?

Entrambe i tuoi suggerimenti sono corretti. Parto sempre da un personaggio che realmente conosco o che idealmente si adatta al concetto o alla storia che voglio realizzare. Nelle descrizioni mi aiuto molto con esempi visivi. Poi creo sempre un carattere di ciò che più mi piace per quel dato soggetto. Posso prendere diversi caratteri da persone che adoro o che odio e attribuirli a un’unica persona. Insomma è pura creatività.


12) Cosa ti ha lasciato addosso come sensazioni la storia di Jayson?

La sensazione di voler cambiare e di volercela fare a tutti i costi. L’impegno è fondamentale per raggiungere qualsiasi risultato. Jayson ha messo a repentaglio la sua vita per raggiungere il suo scopo. E così come nel romanzo, ci sono anche nella nostra vita reale, artisti che morirebbero per ottenere ciò che vogliono.


13) Quando scrivi hai un posto preferito in cui farlo?

Non ho alcun posto in particolare. Ho scritto un po' ovunque e lo faccio tutt’ora. Per me va bene qualsiasi luogo, la cosa importante è che sia silenzioso, magari di notte, e che almeno la scrivania sia in ordine. Accetto vicino solo una tazza di caffè americano o lattine di birra.


14) Ti piace ascoltare la musica mentre scrivi? Se si, che musica ascolti?

Assolutamente no. Almeno non quando scrivo. La musica la ascolto quando voglio avere nuove idee. Capita quindi che passeggio e metto le cuffie. Solitamente musica anni 60 o 70. Preferibilmente straniera, magari Rock. Uso spesso la musica dopo aver scritto per ore. Mi rilassa ed è come se le note abbracciassero i miei pensieri. Lo so sembra strano, ma chi non è strano in questo mondo?


15) C'è un genere di cui non scriveresti mai?

Non potrei mai scrivere romanzi rosa. Mai. Infatti è un genere che non leggo. Potrei inserire capitoli dove ci si ritrova in romantici coinvolgimenti. Ma non potrei mai scrivere un libro che argomenti solo l’amore. 


16) In questo momento stai scrivendo qualcosa di nuovo?

Sto per abbozzare il mio quinto libro che non ti svelerò. 


17) All'inizio hai avuto rifiuti dalle case editrici?

Le case editrici non ti rifiutano. Le case editrici non ti considerano minimamente. È difficile ricevere risposte negative dalle case editrici proprio perché ti comunicano che una volta letto il testo se non dovessero rispondere è verosimile il loro disinteresse. Poche case editrici hanno perso il loro tempo comunicandomi che il libro non rientrava nei loro cataloghi. Li comprendo, hanno un’enorme mole di lavoro. In Italia vengono pubblicati 70.000 libri all’anno. Perciò chi sono io per attendere una loro risposta? Ho invece ricevuto molte richieste da case editrici a pagamento. Quelle si affrettano nello scriverti. Rifiutate sempre. Mai pagare per la propria pubblicazione. Mai. Infattiho sempre atteso la casa editrice che senza chiedere alcun contributo, pubblicasse il mio lavoro. Quella sì che è una vittoria.


18) Quando hai firmato per il tuo primo contratto, chi è stata la prima persona a cui l'hai detto?

Non ricordo, credo mia moglie. O forse proprio la casa editrice 😊


19) Alle varie presentazioni, cosa provi di fronte ai tuoi lettori quando ti fanno i complimenti?

Mi fa piacere e mi chiedo se il mio messaggio è arrivato dritto per dritto nel cuore. Mi chiedo se veramente chi ha letto i miei sentimenti si sia emozionato a sua volta. Sono in apprensione quando so che qualcuno legge il mio lavoro. Mi piace quella sensazione di incertezza. Anche se, nessuno mi ha mai detto che un mio libro non piace. E non perché i miei sono super libri ma perché se non piace nessuno ti fa i complimenti. Semplice e meno doloroso, non trovi ?


20) La richiesta più assurda che ti è stata fatta da un lettore?

Non te la dico. Ma qualcosa di assurdo è arrivato.


21) E la cosa piu divertente che ti hanno chiesto?

Fammi pensare. Ah sì ogni volta che accade qualcosa di bizzarro la solita battuta è: dai puoi scrivere un libro su questa vicenda.


22) Ti lasci condizionare dai giudizi o dalle recensioni? E soprattutto ritieni importanti le recensioni?

Le recensioni sono fondamentali, sono il termometro del proprio lavoro. Le critiche fanno bene e mi incoraggiano sempre. Cerco di raggiungere la perfezione quando scrivo. Ogni parola è pesata, ogni virgola, ogni accento. So che do il massimo quando scrivo. Poi arrivano le critiche ma se sai che hai fatto tutto il possibile, puoi solo ringraziare e magari tenere da conto quel consiglio per la volta successiva.


23) Con il senno di poi,  è stato difficile scrivere il libro e/o cambieresti qualcosa della storia?

Non cambierei nulla. Tutto è stato inserito in una struttura e tutto è stato valutato per rmesi. Se in quel momento la storia, o il capitolo doveva avere quella piega significa che era giusto così. Il libro nasce in un modo e una volta ultimato e stampato rimane quello per sempre. Come nella vita. Possiamo affrontare la vita in mille differenti modi, ma poi ne usiamo solo uno. Che sia stato giusto o sbagliato, non possiamo tornare indietro e saremo l’effetto di quella scelta. Semplice.


24) Cinque cose di cui non potresti mai fare a meno...

No dai, ti prego.


25) Ed ora invece dimmi 5 cose che non sopporti proprio...

Fare gli elenchi.


26) Se ti chiedessi così di getto di svelarci un tuo sogno, cosa mi risponderesti?

I sogni non si svelano ma si vivono non appena sono realizzati. Posso dirti che già vivo diversi sogni ma ne ho tantissimi ancora da realizzare. Ne vuoi sapere uno solo? 


27) Prima di iniziare a scrivere un libro, di cosa hai bisogno per concentrarti?

 

Di solito è il contrario, prima di scrivere un libro sono molto confuso ed è proprio la scirttura che mi riallinea le emozioni. Quindi prima di scrivere un libro, ho bisogno di caos. Molto caos, purtroppo.


28) Dimmi tre valori più importanti che ti hanno trasmesso e a cui tieni in particolar modo...

 

29) Quanto tempo riesci a scrivere di fila senza mai distrarti?
quando sono solo anche 12 ore con piccole pausa da venti minuti. Se invece mi dici scrivere senza mai alzarmi dalla sedia, credo che il mio record sia 3 ore, ma è raro. Quando scrivo un pezzo che mi esalta particolarmente, di solito mi alzo ed esulto. Aahahahhah. Strano eh?

 

30) Tra i tanti personaggi che ruotano attorno alla storia di Hellcity, di quale, così di getto, scriveresti una storia?

Questa è una bellissima domanda. Probabilmente di SimònHerrera l’ispanico. Mi affascina quel personaggio è ironico e determinato. Mi hai dato un bellissimo spunto.


31) C'è una domanda in particolare che avresti voluto che ti facessi e che invece non ti ho rivolto?

 

Non mi hai chiesto se sono felice. Ma visto che non me lo hai chiesto, non ti risponderò.


Grazie mille Francesco per le tue risposte sincere e molto dirette.
Germana - Pensieri Sconnessi 


BIOGRAFIA:

 

Biografia Autore:

Francesco Di Giulio, classe 1984, vive a Roma con la sua famiglia. Viaggiatore anarchico tra cuore e mente, questi ultimi anni, nei suoi continui viaggi tra l’Italia e l’Olanda, ha fatto parlare il suo cuore trovando l’arabesco di un amore letterario. Istintivo e comunicatore di passioni, ha scelto la strada della Libertà.

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