giovedì 11 febbraio 2021

Recensione "GOLGOTA" di CRISTIAN TAIANI

Non vedevo l'ora di parlarvi di questo bellissimo thriller. 

Ho letto il libro molto velocemente rapita dall'intrigante e coinvolgente storia. 

Vi accenno brevemente di cosa parla senza anticiparvi troppo... 

La storia si svolge ai giorni nostri, facendo a volte dei balzi temporali indietro nel tempo... 

Apre la storia un messaggio scritto da Suor Isa. Un messaggio intriso di dolore che si riversa inevitabilmente nel presente in cui è ambientato il tutto... 

La sua mano cominciò a scrivere quello che sentiva echeggiare nella sua testa, quelle parole erano nefande, erano pressanti e claustrofobiche. Persa nella paura cercò Dio come non aveva mai fatto in tutta la sua vita. Ora magicamente nel terrore e nel peccato carnale desiderava l’amore, la misericordia divina. La bocca di quell’uomo che la stava possedendo selvaggiamente e doloro- samente le si accostò all’orecchio.

Poi la storia si riversa ai giorni nostri... Precisamente a dicembre nella città Boston...

All'interno di una Chiesa, che fungeva da prove per il canto per la Vigilia di natale, viene ritrovato il corpo di una bambina di nome Margaret Davis... 

Da quel momento si apre sulla città di Boston una voragine di paura che sfocia direttamente in un incubo. 

“Un bimbo a cui i genitori non hanno sorriso, un Dio non lo degnò della sua mensa e una dea non lo degnò del suo letto. Qui non risere parenti nec deus hunc mensa, dea nec dignata cubili est. “ 2/1/5 Perché non dovrei immaginare il testo davanti ai vostri occhi quando è in realtà la sacra memoria di alcuni amici, più che l'opinione dell'universo vivente, a cui desidero segnalare le mie azioni e i miei pensieri?
Logan ebbe i brividi, Margaret non sarebbe stata l’ultima, ne era oramai convinto.

Delle indagini se ne occupano direttamente Peter Sanders e Logan O'Connel. Entrambi iniziano ad indagare tra lo stupore e il terrore... 

Ma adesso lascio a voi scoprire il resto della storia... Ma vi consiglio davvero di non perdervi questo thriller travolgente. 

Sono felicissima di averlo letto perché è stata una lettura piacevolissima. Una trama che scivola veloce, pagina dopo pagina. 

«Vedeva la luce del faro Pomham Lighthouse danzare sulle acque nere e gelide del fiume della città di Providence, le auto della polizia sfrecciavano dietro di lui con le sirene spiegate, le luci blu andavano in contrasto con quella bianca, che stava guardando ormai da almeno due ore. I suoi capelli lunghi on- deggiavano al vento coprendogli gran parte del volto angelico che nascondeva la sua oscura anima, contaminata dal male. Ormai il mondo intero ne avrebbe parlato, avrebbe avuto la sua opera su tutti i telegiornali, sulle pagine d’informazione virtuali, sarebbe stato ovunque. Il suo identikit, il biglietto da visita che tutti i notiziari citavano e mostravano dell’efferato omicidio di Boston, già i cronisti gli avevano dato un nome, in ventiquattro ore era diventato il Messia Killer, proprio per la sua somiglianza con Gesù Cristo. Rise al pensiero di quello che avrebbero detto il giorno dopo ancora, e nelle settimane che sarebbero seguite. Era curioso di sapere chi fosse il suo cacciatore... »

Una storia coinvolgente. Un thriller stupendo scritto in maniera super! In vari punti di lettura, la storia mi ha fatto davvero venire i brividi per via delle scene descritte così bene che davano la sensazione quasi di poterle vivere in prima persona. 

«Ora sia Logan che Peter erano certi che l’uomo esistesse, non avevano impronte digitali, non avevano nulla che potesse portare alla sua identità, ma era un uomo vero e non frutto dell’immaginazione di un prete. Sanders stoppò il registratore che aveva in mano. Non avevano altre domande, in genere quei colloqui non duravano molto e spesso non portavano a nulla, ma in questo caso erano stati abbastanza fortunati. «Grazie, faremo di tutto per prenderlo» disse ai genitori.»

Una scrittura meravigliosa quella dell'autore che trasuda una bravura davvero inimitabile. Una storia che rasenta la perfezione!

Nella trama c'è di tutto. In primis domina il terrore dei personaggi verso quello che devono e dovranno affrontare per fermare il killer. L'adrenalina non abbandonerà mai i personaggi che attraverso di essa e anche soprattutto affrontando i loro problemi farà si che si forgino nel dolore e che rimangano vigili nel combattere il male... 

Un rincorrersi di emozioni a volte non facili da gestire vi accompagnerà in questa splendida (seppur triste e intrisa di sangue) storia.

Un killer che agisce senza freni e senza scrupoli. Un uomo che non ha nulla da perdere e che il termine giusto per definirlo è credule

«Uccidetelo» rispose Brad senza guardarli, poi mandò giù altro alcool. Logan lo guardò per bene, avrebbe voluto pren- derlo a pugni e dirgli di buttare quella maledetta bottiglia dalla finestra, ma non ne ebbe il coraggio, riconosceva quel demone e la sua forza, e a sue spese conosceva anche la debolezza del cuore umano. Versò un altro bicchiere per sé e lo tracannò, ringraziarono e se ne andarono.
Erano di nuovo in macchina, l’auto era ancora ferma nel parcheggio, la pioggia non smetteva di scendere, come Logan non smetteva di bere, aveva una fiaschetta in acciaio incollata alla mano.»

Nella trama sono moltissime le scene di violenza che vengono descritte nei minimi particolari. Scene che fanno venire i brividi sulla pelle ma che rendono il libro unico anche per questo. 

Di certo leggere un certo tipo di violenza fisica e omicidi brutali su bambine mi ha trasmesso a volte un forte mal di stomaco. Ma, se viene visto con l'ottica che è una storia inventata, si riesce a leggerlo tranquillamente. Anche se poi storie così in effetti corrispondono (purtroppo) anche alla realtà... 

«Ci sono cose al mondo che non si conoscono, che si crede siano false o vecchie superstizioni, non è così.»

Una storia avvincente e ad essere sincera è uno dei thriller (se non il più bello) che abbia letto negli ultimi anni... 

«Il serial killer classico era un cane pazzo, uno che uccideva nel suo quartiere, preso da una irrefrenabile sete di morte, il cross killer, invece era un migratore, un divoratore di cadaveri, uno squalo bianco che fiutava il sangue da chilometri e chilometri. Era in cima alla catena alimen- tare. Un essere freddo, lucido, selezionatore. La sua acuta coscienza gli permetteva di compensare la sua follia con un comportamento magnificamente stabile, un equilibrio nel disequilibrio. Sapeva controllore le sue pulsioni, le sue emozioni più recondite in qualsiasi momento, ma come tutti i killer rimaneva un pazzo. Era un grosso problema.»

Logan è un protagonista maschile che fa da subito breccia nel cuore del lettore. Un personaggio un pò borderline ma perfetto per il ruolo di poliziotto. 

«Di solito le forze del bene, viste da un punto di vista reli- gioso, sono opprimenti, sembrano avere il potere di distrug- gere la felicità dell’uomo più che crearla. Se fossi un uomo di fede di certo saprei con chi schierarmi. Vi lascio alle vostre congetture, spero risolviate il caso.» Quelle parole arrivarono a Logan come un proiettile. «Lo prenderemo» sentenziò. 

Logan e Peter si dedicheranno al caso giorno e notte. Sarà una corsa contro il tempo per fermare il killer... 

La sofferenza di Logan ti entra dentro prepotentemente... Il suo vizio di bere va a "coprire o sotterrare" problemi che senza l'aiuto dell'alcool non riesce ad affrontare...Anche se in realtà il suo comportamento non fa altro che moltiplicare i problemi entrando in un loop infinito... Nonostante ciò il protagonista si rende conto di sbagliare ma purtroppo è più forte di lui la voglia di evadere e di dimenticare (momentaneamente) i problemi... Ma sarà proprio tutto questo che vi farà amare immensamente il protagonista! 

«Il sentiero non è mai obbligato, lo si può percorrere non in un solo modo ma in tanti modi diversi, linee, persone che ri- spondono ad altrettanti modi di interpretarlo e farlo proprio. Non per la scelta che Dio vorrebbe imporre con la sua autorità o la sua forza, non dimenticarlo. Non accadrà mai.» 

Ho scelto molti estratti da mettere nella recensione perché li ho trovati irresistibili... Anche se in realtà, giuro, ne avrei messi molti di più. Ma avrei rischiato di descrivere troppo la trama e raccontarvi qualcosa di più di quello che avrei voluto in effetti dire... 

Un thriller di cui non smetterò di parlare perché mi ha davvero colpita. Ma tanto! 

«Vidi un angelo vicino a me in forma corporea... Non era grande, ma piccolo, molto bello, il viso così acceso che pareva venisse dagli angeli molto elevati, quelli che paiono av- volti dalle fiamme, quelli che chiamano cherubini... Gli vedevo nelle mani un dardo d’oro spesso e al termine del metallo, mi sembrava avesse un po’ di fuoco. Mi pareva che me lo intro- ducesse alcune volte nel cuore...» Una lacrima gli scese dal viso.»

Ogni passaggio della storia si lega straordinariamente bene al passaggio successivo. Ogni elemento lasciato dal killer verrà decifrato non senza difficoltà da Logan e dal collega... Sarà una corsa irrefrenabile per poter fermare l'incubo che li ha avvolti... 

«La vita in fuga e una via di fuga. Come può fuggire dalla vita? Scivola via perché il tempo scorre; la vita si consuma per- ché il tempo è irreversibile, si dissolve perché il suo tempo l’annienta. Siamo esseri storicamente determinati, e il tempo vissuto ci definisce come soggetti storici. Ecco perché la nostra unica e vera ricchezza è il tempo e come ogni ricchezza che si teme di perdere, avvertiamo il suo fluire come un’ossessione che consuma la nostra esistenza fino a ridurla a nulla. L’osses- sione della fine, la paura della morte.»

Un finale che ho amato tantissimo e che non è assolutamente scontato. Il lettore fino alla fine non avrà idea delle mosse dell'assassino e resterà con l'ansia trattenendo il respiro nell'attesa di arrivare alla parola fine... 

Consiglio vivamente di leggerlo perché è un thriller che merita davvero. 

«Bere, lo sai, non ti aiuterà, nessuna dipendenza lo fa mai. Non dovremmo essere dipendenti da nulla, ma capisco le situazioni della vita. L’importante è trovare la forza, sempre. Le cose non sono complicate, sono molto più semplici di quello che appaiono.»

I miei complimenti più sinceri Cristian perché sei davvero bravissimo. Di certo aspetto con ansia il tuo prossimo thriller. 

Germana Pensieri Sconnessi 




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