giovedì 20 agosto 2020

Recensione "REBIRTH" – I racconti della Tana vol. 1 di Lara Coraglia, Letizia Venturini, Sabrina Pennacchio, Antonio Nunziante e Giulia Stefanini

Sono davvero felicissima di aver letto questo bellissimo libro e ringrazio Giulia de @la_tana_dei_libri_sconosciuti per avermi coinvolta in questa collaborazione.

Ho letto il libro molto velocemente e devo ammettere che sin dal primo racconto mi ha coinvolta immediatamente. 

Non vi dirò molto delle trame dei vari racconti in quanto sono racconti abbastanza brevi e rischierei di parlarvene troppo.

Vi accenno qualcosa delle sensazioni che mi ha trasmesso ogni piccolo racconto facente parte della Raccolta. 

Nel primo racconto, intitolato "La Rinascita di nessuno" l'autrice Lara Coraglia, racconta la storia di Matthew, un giovane ragazzo rimasto da solo dopo la morte tragica di entrambi i genitori.

«Sei un ragazzo davvero strano» dice squadrandomi dalla testa ai piedi. «Ma grazie per le tue parole, ho sempre messo il bene della mia gente al primo posto cercando di fare del mio meglio.» «Lo avevo intuito… ora però, sarà meglio andare prima che qualcuno capisca a cosa serviva il nostro diversivo.» Skyr annuisce prendendo la Governatrice (chissà perché non la chiamano così…) per la mano e trascinandola fuori, ma lei si blocca dicendo che deve liberare un’altra persona a lei cara che si trova poco più giù."

La sua solitudine e tristezza farà da trampolino all'avventura bellissima che vivrà di li a poco in un mondo parallelo grazie ad una pietra magica...

Nel testo di base c'è l'amicizia e la fiducia verso il prossimo, che a volte purtroppo ci manca. Quindi trovo il suo racconto assolutamente positivo!

L'autrice Letizia Venturini nel brevissimo racconto "Accordi" ci racconta di come tra grandi guerre tra i vari popoli e la non capacità di collaborare tra loro, facca in modo che la loro ripress sia lenta ma alla fine, nonostante tutto il finale sa di rinascita... 

Né gli elfi né i draghi seppero accettare un simile affronto: dalla notte dei tempi, solo sovrani erano stati eletti – tra i quali, i pochi di origine elfica o dracònica spiccavano rispetto agli altri per le azioni deplorevoli che avevano compiuto. Non si era mai sentito parlare di una sovrana nominata dal Corno.

In "Blue Sea" l'autrice Sabrina Pennacchio racconta la storia di Sasha, una ragazza sopravvissuta ad una tragedia familiare, che porta con sé molra sofferenza. Insieme a lei, la sua amica Eloise, che rispetto a Sasha è più aperta e ha meno rispetto dei valori e delle regole. Però la loro amicizia va al di là dei loro caratteri e dei loro comportamenti. 

«Sei proprio sicura che in queste acque si nasconda qualche essere mistico, Sasha? Per me è solo una grande perdita di tempo.» La donna alzò i capelli biondi in un’alta coda di cavallo, mentre si rivolgeva all’amica che, sporta sulla ringhiera, puntava verso le onde quell’aggeggio che a detta sua avrebbe dovuto sondare movimenti simili a quelli umani, a miglia di profondità oceaniche. 

Sbuffò, andando a sedersi su una sdraio mentre si sventolava il viso con un ventaglio: chi glielo aveva fatto fare di accompagnare la sua migliore amica in quell’avventura praticamente senza senso?

Avrebbero potuto approfittare delle vacanze universitarie per visitare il posto, farsi una bella vacanza, e invece no! Sasha aveva preferito perdere le sue giornate in mare, sprecando così quel mese lontane dallo studio.

Una storia moderna in chiave fantasy con una trama che coinvolge e che fa venire voglia di scoprire cosa accadrà alla protagonista...

Si dice che il tempo curi tutte le ferite e aiuti ad andare avanti. Con le stagioni che passano, anche il dolore, le lacrime, il sangue e le gioie vengono spazzate via come cenere al vento.

Un racconto che sa di speranza...

L'autore Antonio Nunziante nel suo racconto dal titolo "Vite brevi" ci catapulta direttamente in uno scenario horror tra persone instabili e destini segnati da una vita disordinata e surreale. 

Tina aprì il pacchetto di sigarette cercando di tirarne fuori una, ma senza riuscirci. Le tremavano le mani e alla fine rinunciò buttandolo in strada, accovacciandosi sul marciapiede e infilandosi la testa tra le mani. 

Singhiozzava con violenza e, tra un sussulto e l’altro faceva fatica a respirare. 

Ci mise un po' per riprendersi, prima che il singhiozzo diventasse una nenia sottile, trattenuta a stento dalla voglia di non farsi sentire piangere come una bambina.

L'autore, del quale ho letto altri libri, anche questa volta è stato davvero molto bravo. Il suo racconto, seppur breve, è decisamente intenso e sconvolgente. Adoro il suo modo di scrivere, diretto e senza freni, dove attraverso la penna da libero sfogo alle paure più buie di tutti noi, riuscendo a scrivere storie o racconti davvero raccapriccianti, insinuando nel lettore quella paura che di solito teniamo nascosta in fondo a tutte le nostre cose più segrete... 

Il dolore era così dolce da lasciarsi respirare come un’essenza preziosa.

Come sempre ho apprezzato davvero tanto il racconto dell'autore e sono assolutamente certa che la sua bravura farà colpo anche su di voi. Una scrittura unica che racchiude una genialità e originalità fuori dal comune. Il mio consiglio? Recuperate i suoi libri e iniziate a tremare...

Ed infine vi parlo del racconto di Giulia Stefanini dal titolo "Ricordi bruciati" in cui la bravissima bligger ed editor ci narra in un breve racconto la storia di un ragazzo che affronterà irrimediabilmente le sue paure... 

Fissai lo sguardo davanti a me, percepii un vuoto nello stomaco quando vidi colui da cui non riuscivo a staccarmi. Ci avevo provato, ma ogni mattina, ogni stramaledetta mattina, aprivo gli occhi e lui era lì. La mia mente cercava di dirmi qualcosa, di riportare alla luce dei ricordi che avevo seppellito, ma una fitta più forte delle altre richiudeva tutto nel passato. Era come se una scatola oscura, densa e nera come l’inchiostro, avesse inghiottito i miei perché, le risposte tanto agognate, lasciandomi lì, con una voragine nel petto e una corda invisibile a tirarmi ad ogni, singolo, movimento dell’uomo. Lui non si accorgeva mai di niente, io, d’altro canto, avevo imparato a memoria tutti i suoi tratti, dalla mente alta sempre corrucciata per le preoccupazioni che piegavano anche le sue possenti spalle agli occhi così profondi e scuri da non far trapelare nessuna emozione, a parte una, un dolore così immenso che non gli permetteva più di sorridere.

Nel suo racconto il protagonista insegue, forse in un sogno o altro, con un dolore sordo nel cuore, le sue paure più nascoste...

Una paura acuta di perdita scinde i pensieri del protagonista fino a che quel dolore che ha dentro subirà una deviazione improvvisa... Un racconto doloroso che mi fa pensare ad un imminente rinascita. 

Sono davvero felice di aver letto questo libro perché oltre al piacere di collaborare con Giulia che stiamo infinitamente come blogger, ho potuto così leggere dei racconti molto carini e interessanti. 

Naturalmente io vi consiglio di leggere i racconti di questi cinque bravissimi autori. 

Ringrazio Giulia e tutti gli autori per avermi fatto leggere il loro libro. Per me è stato davvero un grande piacere. Spero di leggere al più presto la seconda raccolta dei Racconti della Tana. 

Germana Pensieri Sconnessi 


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