mercoledì 18 settembre 2019

Recensione "IL PROGETTO" di MARIA GRAZIA PIGNATA

Ho letto il libro nei giorni scorsi. Vi racconto in modo molto sintetico di cosa parla, così da non svelarvi troppo della trama

Elettra è una giovane donna che lavora in uno studio legale. È stata tradita e lasciata dal compagno dopo alcuni anni in cui vivevano insieme.

È sola, pigra e svogliata, continua ad andare avanti ma si è lentamente spenta dentro. Un giorno al lavoro, ascolta in tv il messaggio dei genitori di Sara, una giovane ragazza morta suicida a causa della depressione. I genitori in suo onore hanno creato un progetto in cui chiunque può scambiarsi lettere con degli sconosciuti, al fine di evitare che in futuro possa ricapitare che, chi si senta sola e in difficoltà, compia un gesto simile, togliendosi la vita. È cosi che decide di partecipare.

Anche un'altra ragazza, Isabella, giovane donna e mamma della piccola Iris, dopo aver sentito parlare del progetto di scambio epistolare, decide di partecipare, per sopperire al dolore dell'abbandono del padre della piccola.

Dopo che Isabella riceve la prima lettera, le due iniziano a scriversi, e la solitudine di entrambe le aiuta ad aprirsi, lettera dopo lettera, confidandosi le loro sofferenze.

Le lettere diventano per loro un appuntamento a cui non sanno rinunciare, dove si mettono l'una nelle mani dell'altra, sentendosi meno sole...L'idea dell'attesa delle lettere, da loro motivo di continuare a "vivere"...

Ma non voglio dirvi altro, vorrei che continuaste voi a leggerlo e scoprire cosi cosa riserva loro il destino.

Il libro mi è piaciuto molto, ha una trama interessante, due giovani vite deluse che cercano di riemergere dall'oblio della disperazione.

"SPESSO NELLA VITA L'ERRORE CHE SI COMPIE È QUELLO DI VOLER A TUTTI I COSTI LEGGERE TRA LE RIGHE, DI VOLER INTERPRETARE OGNI GESTO, DI VOLER ANDARE OLTRE IL SIGNIFICATO LETTERALE DI OGNI FRASE CHE VIENE ESPRESSA..."

È un libro di facile lettura, con una trama semplice, dove la corrispondenza di due ragazze fa da filo conduttore. Sono sicura che può regalare al lettore ottimi spunti e suggerimenti di vita quotidiana. Specialmente se chi lo legge, è afflitto anche in minima parte dal problema "solitudine"...

"CI RIFUGIAMO NELL'IDEA CHE VADA TUTTO BENE, ANCHE QUANDO VA JN QUALSIASI MODO FUORCHÉ BENE."

Molte le frasi che racchiudono la vita quotidiana che potrebbe appartenere a chiunque di noi. 

"NON ESISTE NIENTE COME IL "TROPPO AMORE". CI SI AMA, OPPURE NON CI SI AMA. E, SE CI SI AMA, CI SI RISPETTA."

I sentimenti delle due protagoniste raschiano a fondo, toccando il cuore del lettore.

"...SONO I LIBRI A SCEGLIERE I LETTORI E NON VICEVERSA. UN LIBRO SA QUANDO TU HAI BISOGNO DI LUI, MENTRE TU, FINO A CHE NON LO STAI LEGGENDO, NON PUOI NEMMENO IMMAGINARE DI QUANTO BISOGNO DI LUI TU ABBIA."

Voglio concludere la recensione con una frase molto significativa del libro:

"MA SI SA, LA VITA NON TI PERMETTE DI STARE A SOGNARE IL TUO LIETO FINE SENZA DARTI UN PUGNO IN FACCIA"

Purtroppo quest'ultima frase la trovo molto attinente alla realtà. A volte la vita in un attimo ti toglie il respiro privandoti di ogni tua certezza...e il cuore sprofonda in un vortice senza fine...

"CRESCENDO TI DICONO CHE NON AVRAI PIÙ PAURA MA DIVERRAI SOLO PIÙ BRAVA A NASCONDERLA."

Grazie Maria Grazia peravermi fatto leggere questo storia molto tenera e toccante.

Germana

Nessun commento:

Posta un commento