giovedì 16 maggio 2019

Segnalazione "TI PRESENTO IL CIP" di ALESSIO MARRAS

Buongiorno, adesso voglio parlarvi di un autore che seguo da qualche mese. Un autore le cui frasi mi hanno colpita tantissimo. Frasi dolcissime accompagnate da altrettanto immagini che toccano il cuore.

Sto parlando del libro "Ti presento il Cip" scritto dall'autore Alessio Marras.

Il libro ha lo scopo di sostenere le diverse attività di missione all'estero che porta avanti l'autore e che per questo chiede un'offerta di soli 13, 50 a copia.

Chi desidera acquistare il libro, deve contattare direttamente l'autore tramite direct sulla sua pagina di Instagram: @alessio.marras_

Pagina che vi consiglio vivamente di seguire. È una delle più belle che seguo su Instagram, ve lo posso garantire.

Di seguito i dati del libro ed alcuni estratti.

Buon pomeriggio.

Germana

Titolo: Ti presento il Cip"

Autore: Alessio Marras

Pagine: 109

Pubblicato: Self Publishing

Prezzo: offerta €13,50

Per acquistare il libro è necessario richiederlo direttamente all'autore.

Alcuni estratti:

Tempo al tempo. Spazio allo spazio. Come i doni, che sono nascosti da boccioli ancora serrati, anche le risposte sarebbero fiorite, presto o tardi, o più probabilmente al dimenticarsi delle stesse domande.
Le ferite sarebbero state guarite e le cicatrici, una volta messe in parallelo, come a contar gli anni trascorsi, sarebbero stati i gradini su cui aggrapparsi per poter diventare sempre più grandi.

Aveva capito che le cose si trovano quando non le si cercano o quando stai cercando tutt'altro.
Il cuore del nostro amico era intelligente e il nostro amico correva dove il cuore posava il suo sguardo. E così Copiii divenne un vagabondo.

Perché il mondo è questo, un luogo dove in un sorriso, in un abbraccio, può sempre trovare un posto la sofferenza come la gioia. Trovare un posto e fare la differenza. Perché la nostra esistenza è cadenzata dalla raccolta dei frutti di ciò che abbiamo seminato, nel bene e nel male, e per quanto i frutti possano essere amari, un frutto è pur sempre Provvidenza.

Quanti ne aveva incontrati, e ci mise un bel po’ a capire la differenza tra un clown e un pagliaccio, tra un poeta e un lettore di scontrini, tra chi ascolta e chi invece sente e basta. E lo capì per intero che non serve un naso rosso, ma un cuore tanto grosso, per essere clown e non buffoni. Ne aveva visti tanti e tanti di impostori, di persone disilluse, che si erano convinte che il solo incipriarsi il naso di scarlatto, potesse bastare alla trasfigurazione.

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