martedì 11 settembre 2018

Recensione "COM'È GIUSTO CHE SIA" di MARINA DI GUARDO

Ho finito ieri sera di leggere il libro, ora vi accenno brevemente qualcosa della storia...

Dalia è una bellissima e giovanissima ragazza, ed è una studentessa modello di medicina all'Università. È delusa dalla vita che le ha tolto d'un tratto la spensieratezza, facendola chiudere in se stessa e isolandola dal resto del mondo. È anche volontaria in un centro assistenza per donne vittima di violenza.

Dalia vive a Milano con la madre Maria, una donna che dopo aver vissuto in passato un'esperienza terribile a causa di un uomo violento, si è rifugiata a vivere nel suo mondo irreale, un mondo doloroso, facendola irrimediabilmente allontanare da tutti e soprattutto dalla sua unica figlia. La sofferenza che Dalia porta nel cuore fin da piccola, l'ha portata a non fidarsi minimamente degli uomini. La sua insofferenza l'ha fatta precipitare inevitabilmente negli inferi più bui e profondi, conducendola in un vortice irrefrenabile.

L'unica amica che ha Dalia è Ines, la sua ex insegnante con cui è rimasta sempre in contatto e la quale l'ha aiutata quando ne ha avuto bisogno, ospitandola in casa propria e accudendola come una figlia. Il loro è un rapporto che va va di là del rapporto madre-figlia. Un rapporto puro e colmo di rispetto, dove ognuna può contare sull'aiuto dell'altra, sempre.

Dalia vive le sue giornate all'insegna del malessere e così fino a quando un giorno, un ragazzo di nome Alessandro, anch'egli studente, che lavora nel bar accanto all'Università dove Dalia si reca spesso, inizia lentamente a corteggiarla. Le sue attenzioni, giorno per giorno riescono a far breccia nel suo cuore e i due iniziano a vedersi spesso.

Ora pero non vi dico altro, non voglio svelarvi altro della trama...


Era da tanto tempo che non leggevo un thriller e giuro che l'ho praticamente divorato. Mi ha catturata dalle prime pagine. È scritto davvero molto bene e la storia viene raccontata fin da subito nei dettagli senza però che ne venga svelato in nessun modo il finale.

Mi piace moltissimo la storia, dove al centro c'è questa giovane ragazza che il destino ha reso molto dura. Nonostante i suoi comportamenti che non rientrano nella norma, in alcuni momenti la vedrete diversa, vedrete il suo cuore cedere, la sua sofferenza sgretolarsi di fronte all'amore, ed è allora che ve ne affezionerete, perché le sue tante fragilità ve la mostreranno da altri punti di vista.  giusto o sbagliato che sia.

Un personaggio che mi è piaciuto molto è Ines. Il suo "amore" per Dalia è talmente forte da annientare qualsiasi dolore. Ma nonostante il suo affetto incondizionato, sarà costretta a fare i conti con il proprio destino, un destino avverso e crudele che alla fine chiederà il conto.

Dopo aver letto  "L'inganno del seduzione" e "Non mi spezzi le ali" posso solamente constatare la bravura dell'autrice. Ha saputo dare al libro un velo di mistero e renderlo interessante e ricco di colpi di scena. Di sicuro fino all'ultima pagina vi troverete di fronte a scenari imprevedibili ed inattesi.

Un thriller con all'interno una dolce storia d'amore, seppur velata di dolore.


Leggendo il libro, mi sono venute in mente queste poche parole per descrivere il libro:

"Un libro con un lato oscuro...ed è proprio di quello che vi innamorerete".


Consiglio di leggerlo perché è davvero un bel libro, con una storia forte ed allo stesso momento abbastanza fragile. Tratta un tema forte. Quello della violenza sulle donne, entrando di prepotenza nel cuore del lettore.

Non ho bisogno di altre parole per descrivervi il libro, sono sicurissima che vi piacerà ed entrerà nei vostri cuori, nonostante il lato oscuro della protagonista. Non vi resta che leggerlo.

Complimenti di cuore Marina, non vedo l'ora di poter leggere il tuo prossimo libro.

Germana

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