martedì 17 marzo 2020

Recensione "LA PUPILLA IRRIVERENTE" di RITA MARICONDA - QUEEN EDIZIONI

Nei giorni scorsi ho finalmente letto il libro che l'autrice mi aveva inviato tempo fa.

Vi accenno qualcosa della trama... 

Anno 1843

La giovane Harrietta St. John muore dando alla luce sua figlia Rebecca, lontana dalla mondanità londinese e in totale clandestinità. Una bambina rifiutata dalla sua famiglia... 

Di lei e della sua educazione si occupa Mrs. Mary Burk, a Dundee, che la cresce come fosse sua... Dopo la morte della nonna di Rebecca, Mary riceve la lettera di riportarla a Londra per riprendere in mano il casato St. John... 

Una volta arrivate a Londra, apprendono che la giovane donna ha un tutore... 

Una giorno, durante una fuga mattutina con il suo cavallo, si scontra con un giovane uomo, facendolo cadere da cavallo... 

Alexander James Volkodin Spencer, settimo duca di Lennox riceve l'incarico di tutelare la giovane St. John... Un giovane uomo che finora il destino ha fatto molto soffrire, e che si è chiuso in sé stesso, "regalandosi" il soprannome di Lonewolf. 

Una ragazza ribelle, ben lontana dall'idea della ragazza di buona famiglia. 

Per tenerla sotto controllo e poter gestire il lato ribelle della giovane Rebecca, Alexander la porta a vivere insieme a Mrs. Mary Burk, la sua tata, a Palazzo Myfair, la sua abitazione. 

E qui la rabbia di Rebecca. È molto arrabbiata perché dopo essersi dovuta trasferire a Londra contro la sua volontà, per ovvie ragioni burocratiche, altre rigide regole attendono la giovane donna...

Non vi anticipo più nulla, lascio il piacere a voi di continuare la lettura. 


Ho letto il libro nei giorni scorsi e ritrovarmi catapulta nel 1800 mi è piaciuto tantissimo, tanto più quello che sta succedendo in questi giorni in Italia e nel mondo. Un modo per evadere dalla realtà e sognare...

Il libro mi è piaciuto tantissimo, è scritto molto bene e la storia scivola via molto velocemente. 

"ALEXANDER L'AFFERRÒ PER LA VITA E LA STRINSE FORTE AL PETTO, ALZANDOLA A MEZZO METRO DA TERRA E IMOEDENDOLE OGNI TIPO DI MOVIMENTO. POI LE SUSSURRÒ ALL'ORECCHIO: 'NON MI PROVOCATE, RAGAZZINA, POSSO FARLO ANCHE DA QUESTA POSIZIONE.' 
LA SUA VOCE PROFONDA FECE RABBRIVIDIRE REBECCA, E UN CALORE DIFFUSO LE SCALDÒ L'ANIMA. 

Rebecca è una protagonista insolita ma originale. Il suo essere ribelle la rende davvero unica. Adoro quel suo lato perché al di là delle restrizioni che c'erano per le donne in quel periodo, lei nonostante tutto cerca di "vivere" fregandosene delle regole e soprattutto lo fa in maniera molto semplice, seppur appartenente ad una nobile famiglia.

"LEI ERA PROPRIO QUELLO CHE CI VOLEVA PER PENETRARE QUEL MURO FATTO DI DOLORE E INDIFFERENZA CHE ALEXANDER AVEVA ERETTO PER SOPRAVVIVERE. SOLO IL TEMPO GLI AVREBBE DATO RAGIONE."

Una storia d'amore davvero molto bella in cui i due protagonisti si rincorrono seppur cercando inizialmente di star lontani. Ma i loro cuori si riconoscono fin dal primo momento...

" REBECCA SI ADDORMENTÒ. IL SUO SONNO FU TRANQUILLO, PRIVO DI INCUBI, PERCHÉ ACCANTO A QUEL GIGANTE DAI MODI BURBERI E DAGLI OCCHI DI GHIACCIO, LEI SI SENTIVA AL SICURO."

Non mancano nella storia sentimenti opposti all'amore, tra cui l'odio e la gelosia. Sentimenti che renderanno ancora più coinvolgente la storia.

" VOLEVA LUI, COSÌ COM'ERA, ARROGANTE, INSOPPORTABILE E SARCASTICO... MA NON POTEVA. LUI ERA IL LUPO, E SE TUTTI LO CHIAMAVANO COSÌ UN MOTIVO DOVEVA ESSERCI. LEI NON ERA ALTRO CHE UNA SCIOCCA INFATUATA DEL DEMONIO." 

Una delle cose che più mi è piaciuta della storia è anche la bellissima amicizia che nasce tra Rebecca e le sorelle Bethany e Camille Pearson. Un'amicizia che segnerà le loro vite per sempre...

"REBECCA LO GUARDÒ DISTESO CRA I CUSCINI, SUL LETTO, A TORSO NUDO. RIEMPIVA LA STANZA CON LA SUA VIRILITÀ, ERA MAGNIFICO, CON QUEI RICCI SCURI CHE GLI INCORNICIAVANO IL VOLTO E LA BARBA CHE STAVA RICRESCENDO AVEVA UN ASPETTO SELVAGGIO, E A LEI PIACEVA DA MORIRE."

Amo davvero leggere storie ambientate al passato e mi sono letteralmente persa nella storia e nei scenari della vecchia Londra. 

Ho avuto un empatia immediata con i due protagonisti, a causa dei loro rispettivi dolori... Dolori causati dalla perdita di persone a noi care... Quel dolore che purtroppo prima o poi ognuno di noi nella propria vita dovrà farne i conti... Quel dolore che ti devasta e lacera l'anima... 

Ho letto lentamente questa storia e vi consiglio di leggerla perché in queste giornate per noi molto difficili può essere sicuramente una dolce evasione.

Ringrazio di cuore l'autrice per avermi dato la possibilità di leggerlo. E i miei complimenti per la sua bravura nell'aver raccontato così bene la storia di Rebecca. 

Germana Pensieri Sconnessi 

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