lunedì 2 marzo 2020

Recensione "SCONTRO FINALE" di TOM WOOD - LEGGEREDITORE

Ho letto il libro in collaborazione con la Leggereditore che ringrazio davvero molto per la bellissima opportunità.

Per una serie di cose mie personali, ho letto il libro molto lentamente. Ahimè a volte alcune cose ci rapiscono dal quotidiano e recuperare i nostri spazi è spesso impossibile.

Comunque sono riuscita a finire il libro nel weekend e sono davvero felice di averlo letto. 

Vi anticipo qualcosa della trama, ma senza svelarvi troppo... 

La storia si svolge tra varie località, dall'Irlanda alla Finlandia, passando per Londra e la Scozia... 

Una storia che inizia con la "morte apparente" di Constance Stone o meglio conosciuta come Raven, accaduta per mano di Victor, chiamato anche Tesseract o Cleric... Raven dopo aver passato un bruttissimo periodo cercherà di riprendersi e con molti sacrifici tornerà alla sua vita... 

Altre morti si susseguono nel libro, da quella di un prete a moltissime altre... 

Moltissimi i personaggi di questa storia: Victor Wilders, Constance, Antonio Alvarez, Janice Muir, Monique Cynthia Leyland, Kevin Sykes, Alberto Giordano, Ben Mayes... 

Naturalmente non dirò altro della trama perché è una storia ampliamente strutturata su ogni personaggio e ad ogni loro azione corrisponde una reazione a catena... 

Non vi resta che leggerlo per scoprire quello che accadrà ai nostri protagonisti.

"OGNI CICATRICE ERA LA PAGINA DI UN LIBRO CHE DESIDERAVA." 


Una storia con una trama avvincente e anellata ad una serie di personaggi che ruotano attorno ai protagonisti. Una trama che vi catturerà da subito, con un ritmo sempre più incalzante. 

Una storia densa di inganni, agguati e omicidi... Una storia complessa con personaggi che arricchiscono la trama rendendola davvero interessante.

Il libro mi è piaciuto tantissimo. Un thriller davvero ben scritto, con una trama intrigante che si snocciola pagina dopo pagina. Dopo poche pagine la storia ti cattura e cresce la voglia di saperne sempre di più sulle sorti dei protagonisti. 


"La chiamata arrivò al momento previsto. Niven ascoltò la breve 
conferma degli ordini e li consegnò alla sua banda. I membri erano 
tutti criminali veterani. Uno era persino stato agente di polizia. Anche 
Niven lo era stato, tanto tempo prima. Aveva lavorato nella narcotici, 
dove arrestava spacciatori e dava la caccia alle gang. Bei tempi quelli, 
finché non era stato obbligato a dimettersi dalla polizia quando gli 
Affari Internazionali avevano fiutato un’infrazione di troppo. La lista 
dei crimini gravi per i quali gli erano stati alle calcagna quando in-
dossava l’uniforme era lunghissima e comprendeva frodi, estorsioni, 
violenza eccessiva, anche se non sapevano che aveva compiuto azioni 
ben peggiori. Non sapevano che era stato un criminale professionista 
con il distintivo, che aveva estorto con la forza, picchiato, rubato e 
ucciso. Niven aveva cercato di contrastare la pressione crescente, ma 
riusciva solo a intimidire, a ottenere con la forza e a uccidere, a tal 
punto che aveva sloggiato prima che gli Affari Internazionali tro-
vassero qualcosa che lo avrebbe fatto finire dietro le sbarre. Aveva 
messo in gabbia un sacco di delinquenti, alcuni legittimamente e altri 
incastrandoli, ma sapeva che non sarebbe durato molto in prigione. 
All’Accordo piacevano persone come lui. Persone che sulla carta e-
rano pulite, ma erano marce dentro; uomini e donne che avevano in-
franto la legge e avevano intenzione di farlo ancora se ricevevano in 
cambio donazioni ragguardevoli su conti offshore o una valigetta di 
contanti lasciata sul sedile posteriore dell’auto.
Tuttavia, non c’erano donne in questa banda. Niven non ne aveva 
trovata nessuna adatta al lavoro. I cinque uomini erano stati selezio-
nati individualmente. Provenivano da ogni angolo delle Isole britan-
niche ed erano già stati impiegati tutti quanti dal capo misterioso di Niven, ma non avevano operato insieme finora e non lo avrebbero 
fatto neppure dopo. Nessuno di loro usava il proprio nome. Così e-
rano esposti al minimo. Di conseguenza, la lealtà era inesistente, ma 
la lealtà non era importante quando le persone in questione erano sa-
crificabili. Non erano come Niven. Erano soldati di fanteria. Semplici 
delinquenti. Utili per lavori sporchi come questo e per nient’altro. Se 
necessario, li si poteva eliminare."

Devo ammettere di non aver letto i precedenti libri con protagonista Victor, ma avendo letto questo, il suo personaggio mi ha decisamente stregata. Una sorta di cattivo che ha dalla sua il fascino del bello e dannato. Sinceramente intravedo in lui anche il suo lato migliore, anche se lui cerca in ogni modo di offuscare. 

Victor è un personaggio che ho amato molto. Forte, sicuro di sé stesso, non ha paura di nulla e affronta ogni imprevisto con molta enfasi e immaginazione... 

VICTOR... Tantissime vite...
mille maschere...
per non essere se stesso. 

-"PAGARE PER COSA DI PRECISO? PER AVER PRESO UNA PERSONA CATTIVA E AVERGLI FATTO FARE UNA COSA BUONA? È PER QUESTO CHE MI VUOI PUNIRE? 

-" NON LE FACCIO IO LE REGOLE."

"No, MA DEVI INFRANGERNE QUALCUNA PER ARRIVARE DOVE VUOI."

-"NO, È QUI CHE TI SBAGLI. FINORA HO SEMPRE SEGUITO LA PROCEDURA. E FARÒ SEMPRE COSÌ. NON SARÒ MAI COME TE." 

-"CREDI DI FAR ARRESTARE UN TIPO COME ME SENZA SPORCARTI LE MANI? MA PER PIACERE." 

-"DOBBIAMO FARE ATTENZIONE ALLE BUGIE CHE RACCONTIAMO A NOI STESSI... PRIMA O POI COMINCIAMO A CREDERCI. E DOPO CHI LA DISTINGUE PIÙ LA VERITÀ?" 


Raven è una protagonista forte e determinata. Una donna che riesce ad affrontare e uscire dai problemi contando solamente su se stessa. È la protagonista indiscussa della sua vita.

Molte le componenti della storia che fanno della storia stessa un vero capolavoro... Sequestro, odio ma anche amore o qualcosa di simile si confondono in questo bellissimo thriller. Si "intravede" una vera amicizia tra i protagonisti, anche se celata da "timore" e "rispetto"... 

"SPARARE A UN ESSERE UMANO CHE NON PUÒ DIFENDERSI AD ARMI PARI NON È UNO SPORT." 

"RITENGO PURE CHE PERDERE SENZA LOTTARE SIA MOLTO MENO DIGNITOSO." 

Consiglio di leggerlo perché sono assolutamente certa che la storia possa rapirvi, e tra i moltissimi omicidi e i tanti inganni vi lascerete trasportare in un vortice colmo di adrenalina. 

Ringrazio la LEGGEREDITORE per avermi dato la possibilità di leggerlo, al di là che amo i thriller, questo libro ha decisamente una marcia in più.

Germana Pensieri Sconnessi 

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