lunedì 14 maggio 2018

Segnalazione "COME LE STELLE DEL CALICANTO" di LYDIA RIGOTTO

Buon pomeriggio, oggi a roma sembra essere tornata l'inverno, fa un tale freddo.

Oggi vi segnalo il libro "Come le stelle del calicanto" dellautrice Lydia Rigotto.

Di seguito trivate le info e la trama del libro. Inoltre un estratto e la bio dell'autrice.

Buon inizio settimana.

Germana




Titolo: Come le stelle del calicanto

Autore: Lydia Rigotto

Editore: Bibliotheka Edizioni

Cartaceo: € 19 (16,15 su Amazon e Ibs)

e-book: € 7,99
Genere: Drammatico 

Pagine: 435
Pubblicato: 08/02/2018


Sinossi:
 
Stella, fidanzata e musa del giovane pittore Karl, possiede il dono di leggere il futuro con i tarocchi e, proprio come una maga, ha portato il successo nella caKrriera del suo ragazzo.

Una notte, durante un'aggressione, la vita di Stella incrocia quella di Ismaele, uomo misterioso e solitario che vive in una fornace dismessa, coltivando fiori.

Quell'incontro sconvolge le vite di tutti, rimettendo in discussione certezze consolidate e portando il dubbio anche nell'arte di Karl, che deve fare i conti con un rinnovamento che sembra incapace di raggiungere. Perché il segreto che Ismaele custodisce brucia ancora come il fuoco ed è in grado di divorare ogni cosa. O di salvarla.

Quando tutto sembra perduto, Stella scoprirà la verità su Ismaele e sui muti messaggi dei suoi fiori, comprendendo infine che le loro vite sono nodi che il destino sta districando con spietata cura.


Estratto dal libro:

– Questo è tutto quello che abbiamo trovato. – Dove? – chiese Ismaele con un filo di voce. – Erano nella macchina di tuo padre.
Solo vestiti. Un pacchetto di fazzoletti e una tavoletta di cioccolato fondente. – Ci dispiace… Il ragazzo rimase in silenzio. Oltre a lui non si era salvato nessuno.

Si bloccò sul marciapiede, la punta dello stivale sospesa al di là del piccolo cordolo di cemento, confine sottile tra il territorio dei viaggiatori e quello dei taxi. Frugò con gli occhi nel buio, oltre le chiazze di luce disegnate sull’asfalto dalle ultime auto che sfilavano via: lui non c’era. Sentì qual- cosa premerle alla bocca dello stomaco, mentre gli occhi saettavano di nuovo da un capo all’altro del marciapiede. Una minuta goccia di pioggia cadde sulla tomaia, lasciando una chiazza lucida sulla pelle nera.
– Lo stai ancora aspettando? – il tono noncurante di Jes- sica le parve così fuori luogo in quel momento. – È in ritardo, questa sera.
Jessica si fermò a fianco dell’amica alzando gli occhi al cielo, come se con le ultime gocce di pioggia potesse scen- derle in dono un po’ di pazienza.
– Santo Dio, Stella! Credi si sia segnato l’appuntamento con te sull’agenda?
Imboccando la curva, un taxi proiettò su di loro un fa- scio di luce. I capelli di Jessica si accesero, sfavillando come rame lucido davanti al fuoco, mentre quelli di Stella pre- sero una singolare sfumatura blu.
– Oh, lui non ne ha bisogno! – rispose Stella, come se si trattasse di una verità inconfutabile. – Ha una specie di orologio interno e per questo è sempre puntuale. Oh, ec- colo, finalmente!

Lasciò cadere la borsa con i libri sul marciapiede e a ra- pidi passi si diresse verso due perle scintillanti che si avvi- cinavano ondeggiando nella penombra, circondate da un soffice alone grigio.
– Finalmente sei qui, Gandalf! Ero preoccupata.
Stella si accovacciò, tendendo la mano al gattone nero, che strofinò il muso contro il suo palmo, procedendo dalla punta del naso all’attaccatura delle orecchie. Quasi volesse scusarsi del ritardo, non smetteva di strusciarsi contro le gambe di Stella, che sorrideva sollevata, affondando le dita nel pelo della vaporosa gorgiera cinerina.
Jessica si avvicinò trascinando la borsa di Stella sul mar- ciapiede e si fermò sbuffando dietro di loro.
– Visto? È arrivato. Ti preoccupi troppo per quel gatto. – Come non potrei? Può succedergli qualsiasi cosa lungo il tragitto.
– Sono anni che ti viene appresso e non gli è mai capi- tato niente.
Stella si rialzò, le braccia piene di morbide fusa. Jessica li guardò entrambi, socchiudendo gli occhi.
– Tu sei innamorata di quel gatto. Karl sarebbe geloso se vi vedesse. Stella rise. – Se Gandalf fosse umano, Karl avrebbe ragione a ingelo- sirsi. Ma è soltanto un gatto. – Gandalf si divincolò dalle brac- cia di Stella e scese ad annusarle gli stivali. – Anche se è vero che nessun’altro come lui riesce ad essere sempre al posto giu- sto nel momento giusto. E poi a Karl piace, gli ho anche mo- strato tutte le foto che ho scattato. Non è vero, Gandalf? Jessica sospirò, tendendo a Stella la tracolla della borsa. – Hai sempre avuto gusti strani in fatto di compagnie, – disse. – Ci vediamo domani sera, ok? Passo a prenderti io.


Biografia:

Laureata in Storia dell'Arte, Lydia Rigotto ha lavorato come guida per diverse mostre ed è stata a lungo collaboratrice per un quotidiano nazionale. Attualmente fa l'insegnante. Amante della lettura, affamata di scrittura e appassionata di mistero, in particolare dell'antica simbologia dei tarocchi, cerca di scoprire la piccola magia delle cose quotidiane. Questo è il suo romanzo d'esordio.

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