martedì 4 dicembre 2018

Segnalazione "SOLIS" di RAFFAELLA VERGA - NEP EDIZIONI

Buongiorno, per fortuna oggi è una bellissima giornata dopo avet piovuto tanto ieri.

Stamattina sempre in collaborazione con la NeP edizioni vi segnalo il libro "Solis" dell'autrice Raffaella Verga. Libro che rientra tra le mie tante letture.

Di seguito tutte le info e la trama del libro.

Vi auguro di trascorrere una buona giornata.

Germana




Titolo: Solis

Autore: Raffaella Verga

Dimensioni file: 6163 KB

Lunghezza stampa: 231

Editore: NeP edizioni - 1 edizione (27 giugno 2018)

Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.




Sinossi:

Una mareggiata diventa il simbolo dell’unione familiare della strana famiglia di Solis. 
Non arriva la mareggiata e la loro famiglia si sgretola lentamente. 
Ma la forza dell’Amore tutto ricompone, col tempo, se veramente ci si crede. 
E forza chiama forza, smuove le energie della terra, e la mareggiata arriva, quale simbolo di ricomposizione e di rinascita. 
Cambiano gli eventi esterni, ma la solidità di una famiglia resta invariata!! 
Tutto, contribuiva a rendere più forte la tradizione, articolandola e rendendola più solida, vera, unicamente nostra, il che la erigeva a collante sostanziale della nostra strana e particolare famiglia. 
"Tutti gli anni aspettavamo con ansia la prima mareggiata dell’inverno, e quell’anno non arrivava."

3 commenti:

  1. Abbiamo lasciato Chiara, Sebastiano e Vincenzo in “Con gli occhi degli altri” di Raffaella Verga, nel villaggio sciamanico S. nel Perù, dove si sono recati per cercare Ofelia, la zia di Chiara che tutti pensavano suicida.
    Al gruppo si unisce Guglielmo, giovane rasta, laureato in sociologia, che si innamora di Chiara e decide di cambiare vita per seguire e proteggere quella ragazza che lo ha conquistato con la sua storia.
    In quel villaggio trovano l'eredità di Ofelia: la piccola Solis.
    Così si conclude “Con gli occhi degli altri”, ma ritroviamo i nostri personaggi in “Solis”, in una cittadina di mare della Liguria dove vivono tutti insieme formando una strana famiglia.
    E qui Raffaella Verga fa continuare la loro storia, dieci anni dopo.
    In Solis si parla di famiglia, tradizioni, amore e crescita, come la stessa autrice ci spiega.
    Iniziando a leggere, ti imbatti subito in Solis adolescente, con tutti i problemi degli adolescenti.
    Raffaella analizza il rapporto che si instaura fra Solis e Chiara mamma/cugina: un rapporto meraviglioso fintanto che Solis è bimba, ma che diventa esasperato ed esasperante non appena la bimba diventa adolescente. Un grandissimo amore le lega, ma questo grande amore non riesce a far superare loro il conflitto che si scatena sempre nell'adolescenza, fra madre e figlia e fra padre e figlio.
    Troviamo, quindi, l'analisi psicologica degli adolescenti anche nel brutto rapporto che c'è fra Solis ed i professori e nel rapporto non-rapporto che si instaura fra Solis ed i compagni del liceo classico che frequenta per volontà di Chiara.
    Ci si innamora di Solis già dall'incontro in “Con gli occhi degli altri”. Te ne innamori e non riesci a far altro che seguirla passo passo e le parli, le dai dei consigli mano mano che leggi, da madre ti metti in discussione con lei e l'amore che provi cresce.
    Rivivi con lei la tua adolescenza, il tuo rapporto da schifo con i tuoi genitori e con i professori e ti rendi conto che, come tanti ragazzi di oggi, come Solis, anche tu hai subito del bullismo da parte dei tuoi compagni di scuola.
    Oltre al tema del “potere” che esercitano i professori sugli alunni i quali per loro non esistono se non per creare problemi, il bullismo è un altro tema che Raffaella affronta in “Solis”, analizzando, nello sviluppo della storia, come lo vive chi lo subisce e della causa scatenante nei ragazzi che lo perpetrano.
    Il dolore esistenziale di Solis, o Sole - come trasformato dalla madre di Chiara e a scuola - è grande, incontenibile, incontrollabile quando esplode, scaturisce dalla morte di Ofelia, sua madre, dall'assenza del padre che non ha mai conosciuto e dallo sradicamento dalla propria terra d'origine.
    La morte di Ofelia ha segnato tutti e, raccontando del dolore di tutti coloro che l'hanno amata, Raffaella affronta il grande tema dell'elaborazione del lutto; affronta il tema dell'abbandono nel caso dell'assenza del padre di questa meravigliosa adolescente che si vede brutta e non si sa accettare perchè non riesce a vedersi come realmente è (come tutti gli adolescenti...); ancora affronta il tema del distacco quando Beatrice, la figlia di Vincenzo, unita visceralmente a Solis, parte per la Patagonia lasciando Solis arrabbiata perchè si sente tradita e lasciata sola da Bea che parte per la sua grande avventura lavorativa senza pensare al dolore della sua amica, più sorella che amica, e del padre che si sente disperato per la partenza della figlia, ma che non trattiene, rispettando in pieno le sue scelte (i genitori che si sacrificano tanto per i figli, poi, comunque, li devono lasciar andare per la loro strada, secondo le loro scelte di vita, nel pieno rispetto, seppur con la morte nel cuore).
    (Continua)

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  2. Raccontando del viaggio di Beatrice, con discrezione, senza entrare nei particolari politici ed economici di quella guerra e di quelle rivolte, perchè per questo ci sono gli storici, Raffaella snoda il tema dell'avidità dei potenti; il tema dell'attaccamento alla propria terra attraverso Rafael, il meraviglioso ragazzo Mapuche che Bea conosce grazie ai suoi studi e alle sue ricerche universitarie.
    Chiara è incinta, isterica, direi bulimica....altro tema: l'analisi psicologia di una donna incinta. Chiara può andarti sulle palle ed anche la sua gravidanza che esaspera tutti i suoi lati negativi, ma ascoltala attentamente, guardala con occhi più umani così ti accorgi che è una giovane danna coraggiosa e piena d'amore, piena di rabbia in quel rapporto conflittuale che ha con la madre così “tirata”, sempre perfetta, forgiata dalla sua professione, piena di perbenismo del cavolo (ma che anche lei ha le sue ragioni per essere diventata quella che è...)...Chiara lotta per incanalare la rabbia ed il dolore che prova per la morte della zia Ofelia che amava tantissimo, la rabbia verso la madre e verso la Solis adolescente, verso il suo amatissimo Guglielmo che trova la positività in ogni avvenimento, fosse anche il più negativo del mondo, ma che quando intuisce che la sua strana famiglia, strana, ma pur sempre la sua famiglia, si sta sgretolando, non riesce a fare niente, non riesce a dire niente...(e qui affrontiamo ed analizziamo la sensazione di impotenza che si prova davanti a certi eventi)...
    Chiara ama, lotta, si incazza, ma non riesce ad incanalare la sua rabbia ed il suo dolore e più ci prova e più si ritrova incazzata, si sente persa dentro la sua isteria che solo sua nonna Margherita riesce a calmare perchè la signorilità dell'anima di cui è piena, ne fa una donna eccezionale, mite ma determinata e che con la sua nobiltà interiore, porta ad un'analisi introspettiva, perchè si può ritrovare se stessi solo in se stessi ed è questo che fa capire a Chiara ed anche a Solis la figlia della sua amatissima figlia Ofelia.
    Chiara e Solis adorano nonna Margherita che riesce a farsi amare anche dagli altri membri della famiglia insegnando senza imporre ed amando senza aspettarsi nulla in cambio. Ha un ruolo fondamentale nella vita dei nostri personaggi, perchè è una nonna sempre presente al momento del bisogno e, come tutti i nonni, non si tira certo indietro quando c'è bisogno di parlare, quando c'è bisogno di una spalla su cui piangere e bisogno di parlare con il cuore in mano, certi che non si sarà giudicati, ma, all'occorrenza, dolcemente rimproverati ed accompagnati al ragionamento logico dell'accaduto, aiutati a fare quel viaggio interiore alla ricerca di se stessi.
    Ricorrente il tema dell'amicizia; dell'insopportabile mania della società ad appiccicare “etichette”; del trauma che subiscono i figli nella separazione della coppia; del condizionamento che subiamo dai mass media che ci bombardano di notizie più o meno vere o false, ma sicuramente pompate e di parte... ed il grande tema della “Chiamata”...
    Solis, attraverso una serie di circostanze, si sente Chiamata da Gesù e lei risponde di “si” e tuffandosi in questo grande Amore, scopre la sua vera vocazione che non è altro che la sua vera natura:
    (Continua)

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  3. il desiderio di donarsi agli altri, ai poveri più poveri come San Francesco che lei incontra finalmente con il cuore e facendo esperienza di fede, finalmente ritrova se stessa e fa pace con se stessa e si sente finalmente in pace con la sua strana famiglia; e per strane circostanze, incontra il padre, Andrea, ancora innamorato della sua Ofelia che non ha mai smesso di cercare disperatamente da quando se n'è andata via e qui un altro grandissimo tema: il perdono.
    Attraverso Andrea che perdona Ofelia per averlo lasciato, Raffaella affronta il tema del perdono vero, di quello che porta pace al cuore: in un lungo e disperato percorso, prima occorre perdonare se stessi, accettare se stessi e quindi si sarà in grado di perdonare anche chi ci ha fatto tanto soffrire fino a sentirci morire, fino ad annullarci l'anima.
    Nell'incontro con Andrea ci tuffiamo nel rapporto con gli animali, come già abbiamo fatto attraverso la nostra strana famiglia, in quel rapporto meraviglioso e strano e così forte che si instaura fra un animale ed un umano; attraverso Andrea viviamo la rinuncia al successo, alla ricchezza, alla fama, per cercare la vera essenza della nostra vita (per Andrea la musica): quanti hanno il coraggio di farlo?
    Mentre Solis si dedica ai poveri più poveri lavorando alla mensa della Caritas a Roma, affrontiamo il tema della vergogna che prova chi cade in disgrazia.
    Ma il vero tema del romanzo, sono le tradizioni che fanno da collante: nel momento in cui la famiglia di Solis si sta sgretolando, nonostante l'amore che tutti i membri di essa provano gli uni verso gli altri, il collante sono le tradizioni: mantenendo le proprie tradizioni una famiglia, per quanto in crisi, può farcela! E la tradizione fondamentale per loro, è la mareggiata che non arriva, ma quando arriva, come per magia, tutto si aggiusta nella catastrofe che la mareggiata ha portato.
    Spero ci sia un seguito....Grazie Raffaella, ogni tuo libro che leggo è un meraviglioso viaggio perchè riuscire a leggere fra le righe che scrivi mi fa viaggiare....

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