La storia inizia con l’apertura da parte della Pontificia accademia romana di archeologia della tomba di Raffaello nel 1833, momento in cui la sua autenticità verrà messa in discussione. Si prosegue, poi, tornando indietro fino al 1520, pochi giorni prima della morte di Raffaello, artista ricco e circondato da amici, come il banchiere Agostino Chigi o il suo discepolo preferito, Giulio Romano, ma soprattutto da nemici, come il rivale alla Fabbrica di San Pietro, l’artista Antonio da Sangallo, o il cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena che, saputo del matrimonio segreto dell'artista con la Fornarina, vuole attentare alla vita della sua amata.
Tra particolari storici, incastrati in maniera certosina, e personaggi realmente esistiti, come l’alchimista Zoroastro da Peretola (discepolo di Leonardo da Vinci) e la strea Bellezza Orsini, che intrecceranno le loro vite con il divino Raffaello, sarà proprio in una Roma del 1520, con i suoi Rioni e in mezzo al suo magnifico Tevere e ai suoi porti, che, prima di morire, l'artista troverà gli spunti per finire il suo più grande e ultimo capolavoro, la Trasfigurazione, in cui inserirà un rivoluzionario messaggio che gli costerà la vita.
Giampiero Rossi
Nato a Roma, pubblica con lo pseudonimo di G.P. Rossi. Lavora nelle Telecomunicazioni, è giornalista pubblicista e scrive su CorCom, quotidiano online che si occupa di economia digitale e innovazione. Appassionato di scrittura, ha pubblicato "Leonardo e la morte della Gioconda" per la Diarkos, "Sherlock Holmes. La Vestaglia della Contessa di Castiglione" per la Castelvecchi Editore, "Sherlock Holmes e la Sindrome di Abraham de Moivre" e "Sherlock Holmes e il mistero di Eilean Mòr" per la Delos Digital. Ha pubblicato inoltre quattro saggi per la Delos Digital su argomenti quali Digital Identity, Realtà Virtuale e Aumentata e Blockchain.
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