martedì 12 febbraio 2019

Segnalazione "PARIS IN LOVE" di MONICA GELLI

Buongiorrno, qui a Roma oggi fa davvero freddo anche se c'è una bellissima giornata.

Stamattina con piacere vi segnalo il libro 'Paris in love' scritto da Monica Gelli.

Di seguito vi lascio le info del libro e degli estratti.

Vi auguro una buona giornata.

Germana

Sinossi:

La trama. Olivia è romana, è un avvocato, è abituata a vivere una vita pianificata nei dettagli. Ha chiuso una storia d'amore che considerava importante e da poco ha subito un lutto che l'ha profondamente addolorata, è infatti morta la sua amata zia Flaminia. La sorpresa è enorme quando si ritrova a essere convocata da un notaio che, dando lettura del testamento, comunica a Olivia di avere ricevuto dalla zia una casa a Parigi. Olivia parte così alla volta della capitale francese piena di incertezze e sentimenti contrastanti, da un lato incuriosita dalla casa e dall'altro spaventata dall'avere la zia taciuto a lei sua unica e amatissima nipote tutto un mondo di cui nessuno ha conoscenza. Durante il viaggio in aereo conosce Alberto, diretto a Parigi per concludere un affare, è un uomo taciturno e scontroso, ma anche molto affascinante, ed è in procinto di sposarsi.

 
 

ESTRATTO INCONTRO IN AEREO

 

… «Odio viaggiare sul lato del corridoio» commentò l'uomo sedutosi accanto a Olly. «Non è che vuole cedermi il suo posto?» chiese senza preamboli.

La ragazza rimase interdetta … poi pensò che in caso di attacco di panico avrebbe potuto essere coccolata dalle hostess con più cura dal lato del corridoio, così fece un cenno affermativo con la testa e si scambiò di posto con l'uomo.

«Mi chiamo Olly» si presentò porgendogli la mano, d'altronde gli aveva ceduto il posto poteva anche scambiare quattro chiacchiere, no?

«Salve, mi chiamo Alberto, piacere e grazie per il posto» fece tirando fuori dallo zainetto delle cuffie bianche per sentire la musica.

Non vorrà mollarmi tutta sola su questo aereo? pensò Olly divenuta di nuovo nervosa così, con fare disinvolto, disse: «Non le ho ceduto il posto per non avere nulla in cambio»

«Cosa?» domandò l'uomo con aria incredula poco prima di ficcarsi nelle orecchie gli auricolari. «Vuole essere pagata?»

«Ma no!»  Olly negò con la mano con espressione indignata «Ma che va a pensare!»

«Cosa vuole allora?» tagliò corto l'uomo.

«Parli un po' con me, per favore» lo pregò la ragazza con aria un po' patetica.

Alberto sbuffò, chiedendosi come mai i suoi vicini d'aereo fossero quasi sempre fuori di testa, comunque, scongiurando che quel supplizio durasse poco, la assecondò 

«Come ha detto che si chiama? Olly? È uno strano nome, ha genitori stranieri?»

«No, in realtà il mio nome è Olivia, ma tutti mi chiamano Olly.»

«Buon per lei» commentò Alberto convinto di avere adempiuto al suo obbligo nei confronti della vicina.

«È un nome di origine celtica, sa? E non me lo hanno dato per via della pianta» continuò la ragazza.

«Ah!» L'uomo finse di essere interessato. «E cosa vuol dire?» chiese, sperando che fosse l'ultimo strascico di una conversazione che gli era stata imposta.

«È l'associazione di due nomi Oll e Wer, il cui significato è "tutto ardente"» spiegò Olly, vergognandosi subito dopo e chiedendosi se quel perfetto estraneo potesse pensare a lei come a una specie di ninfomane.

L'uomo sorrise…

«No, no. Non ardente in quel senso,» tentò di spiegare Olly rossa in viso, «ma nel senso di fierezza. Almeno credo. Così mi diceva mia zia.» Poi, volendo uscire da quel disagio, lanciò al suo vicino una serie di domande: «Viaggia per lavoro o per piacere? Raggiunge qualcuno? Che musica ascolta?». Sperò di trovarsi di fronte a un logorroico.

«Senta, questa notte ho dormito male. La sola cosa che voglio è chiudere gli occhi per due ore e ascoltare un po' di musica. Mi attendono incontri importanti a Parigi» chiarì subito Alberto.

«Facciamo un patto» disse Olly, che voleva scendere a una trattativa. «Io ho il terrore di volare, pertanto se lei fosse così gentile da chiacchierare con me fino al decollo e per tutto il tempo in cui l'hostess descriverà le tecniche di salvataggio nel caso in cui precipitassimo, beh, allora io la lascerò in pace, altrimenti rivoglio il mio posto!» concluse convinta della sua tesi.

«Ma fa sul serio?» chiese l'uomo.

«Mai stata più seria in vita mia» insisté Olly, mentre fuori iniziava a scrosciare una violenta pioggia.

 

FRANCESCA

Dopo i primi battibecchi, Alberto si lascerà travolgere dalla strana caccia agli indizi della ragazza. Per un gioco di imprevedibili coincidenze i due saranno non solo destinati a trascorrere molto più tempo del previsto assieme insieme e a ma soprattutto a condividere un evento spiazzante legato alla misteriosa eredità di zia Flaminia, la quale ha tenuto per sé durante segreto per tutta la vita il ricordo del di un grande amore.

 

 

ESTRATTO LETTERA DI FLAMINIA

«Mia Cara Olly, quando leggerai questa lettera io sarò passata, mi auguro, ad miglior vita. Anche se davvero non posso lamentarmi di quella sinora vissuta.» La ragazza sorrise immaginando davanti a sé gli occhi verdi guizzanti di vita di Flaminia e riprese a leggere: «Ti chiedo scusa, prima di ogni spiegazione, di per non averti detto nulla di questa casa, ma a volte il passato se si seppellisce nel cuore fa meno male di rivangarlo continuamente. Non che pensare che non mi fidassi di te, è chesemplicemente non volevo essere giudicata né dare spiegazioni, soprattutto a quella adorabile bigotta di tua madre. Veniamo a noi. Tutto è iniziato molto tempo fa, precisamente nel 1938. Fu allora che conobbi Pierre De Laurent. Era un giovane studente francese arrivato da Parigi. Viveva nell'Ambasciata francese a Roma, non era ancora un diplomatico, ma era diciamo nello staff di Andrè Francois-Poncet, ambasciatore di Francia dal 1938 al 1940 in quegli anni. Durante un ricevimento, al quale mi avevano trascinata mia sorella e suo marito, conobbi Pierre. Lui era biondo, alto, e bellissimo nel suo smoking bianco con i capelli impomatati, come imponeva la moda dell'epoca. Mentre fumava una sigaretta sulla terrazza, non ebbi remore e mi avvicinai. - nel frattempo anche Alberto si era seduto e si era acceso una sigaretta - Mi presentai sfacciatamente a questo meraviglioso ragazzo, con cui iniziai a parlare del più e del meno nel mio allora ancora stentato francese, mentre lui mi rispondeva in un sorprendente italiano. Fummo perduti. Ci innamorammo  in pochi istanti…".in dieci minuti

 

 

3 ESTRATTO LETTERA FLAMINIA 78-81 … 87 VALENTINA

 

FRANCESCA

Il romanzo sviluppa una duplice trama attraverso le due protagoniste: Olivia, giovane donna con una vita davanti e Flaminia non presente fisicamente, perché deceduta, ma sicuramente viva più che mai nei ricordi e negli echi degli eventi.

Dalle recensioni che ho letto, ho notato che l'aspetto più apprezzato del libro è stato proprio il parallelismo tra presente e passato. I protagonisti, infatti, sono quattro, accanto a Olivia e Alberto si muovono Flaminia e Pierre che, nonostante siano passati a miglior vita, sono presenti in quasi tutte le pagine del romanzo e si serviranno de due ragazzi per poter raccontare la loro storia attraverso una lettera, molte fotografie, un diario, dei vecchi vestiti, la casa di Montmartre.

"Una casa, al di là di terremoti e crolli, sopravvive sempre al proprietario e ne conserva i profumi, i sentimenti, l'amore e la passione. Così le storie di più persone si mescolano e si sovrappongono, il vissuto di un luogo non va mai perduto."

Il bello di questo romanzo credo sia proprio l'intreccio di più spazi temporali.

I protagonisti.

IO:

Olivia e zia Flaminia sono due donne apparentemente molto diverse tra loro non solo per un fattore puramente storico, la prima ha vissuto la guerra, la seconda vive in un mondo libero e svolge una professione che ama. Eppure le loro esistenze sembrano convogliare verso una sola direzione, per certi versi è come se qualcosa fosse destinato a ripetersi. La tenace Olivia tanto determinata sul lavoro, si troverà molto spesso a vacillare nei momenti di difficoltà e a costituire sempre più un "ponte" con la defunta zia. I parallelismi non si limitano a Olivia e Flaminia, ma si ritrovano anche nei protagonisti maschili, Pierre e Alberto.

DESCRIVO I PERSONAGGI

Alberto è il classico uomo d'affari, imbrigliato nell'azienda di famiglia, è un uomo serio, taciturno, piuttosto scontroso, molto lunare. Olly, invece è tutto l'opposto, è luminosa, sorride sempre, chiacchiera anche troppo, vive di sensazioni, anche se sa essere seria nel suo lavoro. Caratterialmente Olly e Alberto sono una l'opposto dell'altra, ma sembra che il destino abbia tracciato un suo disegno, infatti grazie ad una serie di coincidenze si troveranno a condividere situazioni che li uniranno, tra tutte nelle mura della casa ereditata a Montmatre, Olly ed Alberto scopriranno una storia molto intensa sul passato della zia, quasi commovente, sicuramente molto emozionante, a tal punto che ne verranno travolti.

 

Ti sei servita di uno stile semplice, lineare, dove l'alternanza temporale è costruita grazie ai continui deja vue, lettere d'amore, fotografie, un diario. Il passato e il presente si intersecano perfettamente, assumendo un ritmo calzante.

Dalle varie recensioni che ho letto ho notato che il lettore è rimasto colpito in modo particolare proprio dall'intreccio di più spazi temporali.

 

"Una casa, al di là di terremoti e crolli, sopravvive sempre al proprietario e ne conserva i profumi, i sentimenti, l'amore e la passione. Così le storie di più persone si mescolano e si sovrappongono, il vissuto di un luogo non va mai perduto."

 
 

Perchè Parigi. Parigi perché è per antonomasia la città dell'amore e per i suoi tratti gotici che la rendono misteriosa, così diventa la giusta custode di un amore segreto e poi perchè "Parigi è sempre una buona idea" (Sabrina Fairchild).

Paris in Love doveva essere un romanzo autoconclusivo, ma non credo che io sia pronta a lasciare andare Alberto e Olivia….

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