Sono molto felice di presentarvi in collaborazione con IO ME LO LEGGO luscita dei due libri "Tra la spada e la croce" di Marcello Salvaggio e "Fregiate virtù ed inconfessati vizi" di Monika M
Tra l'altro io ho già letto "Fregiate virtù ed inconfessati vizi" di Monika M e vi consiglio davvero di leggerlo.
Di seguito tutte le info dei due libri.
Germana - Pensieri Sconnessi
Tra la spada e la croce di Marcello Salvaggio
PAG 427
Ebook 2,99
Cartaceo 18,50
Ebook 2,99
Cartaceo 18,50
INCIPIT DEL LIBRO
- Forse ci siamo smarriti, - disse uno degli uomini che avanzavano nel bosco di faggi e secolari castagneti.
- Se è per dire stoltezze, è sempre meglio tacere, - rispose il tarchiatello che camminava innanzi. - Dio apprezza il silenzio, non il pettegolare.
- Non sembra ci apprezzi così tanto, - parlò un terzo, con il cappuccio di pelle di daino levato, proteggendo la nuca contro il freddo tagliente. - Se fosse il caso, saremmo arrivati a Gerusalemme.
- Forse ci siamo smarriti, - disse uno degli uomini che avanzavano nel bosco di faggi e secolari castagneti.
- Se è per dire stoltezze, è sempre meglio tacere, - rispose il tarchiatello che camminava innanzi. - Dio apprezza il silenzio, non il pettegolare.
- Non sembra ci apprezzi così tanto, - parlò un terzo, con il cappuccio di pelle di daino levato, proteggendo la nuca contro il freddo tagliente. - Se fosse il caso, saremmo arrivati a Gerusalemme.
QUARTA DI COPERTINA
Siamo nell’undicesimo secolo, all'epoca delle ingerenze del Sacro Romano Impero sulla Chiesa, delle spedizioni e conquiste normanne nel sud Italia, dello Scisma d’Oriente, dei pellegrinaggi che daranno poi origine alle Crociate. Matilde di Canossa, la grancontessa che diverrà celebre per aver mediato l’incontro di Gregorio VII ed Enrico IV, è ancora una bambina, figlia di Bonifacio di Toscana, allora uno dei più potenti feudatari d’Europa.
Bonifacio è un uomo ambizioso, temuto da molti, e le sue inimicizie porteranno a un attentato contro la sua vita che cambierà per sempre il destino dei suoi figli e quello di sua moglie, Beatrice di Bar, nobildonna di forte carattere.
In questo romanzo corale, nel quali molti personaggi svolgono ruoli rilevanti per la trama, vediamo un Medioevo di luci e ombre, tra battaglie e intrighi politici, ma in cui spicca anche la vita interiore di persone come noi, seppur vissute in un altro tempo, con le loro emozioni, la loro sensibilità artistica e la loro spiritualità.
Siamo nell’undicesimo secolo, all'epoca delle ingerenze del Sacro Romano Impero sulla Chiesa, delle spedizioni e conquiste normanne nel sud Italia, dello Scisma d’Oriente, dei pellegrinaggi che daranno poi origine alle Crociate. Matilde di Canossa, la grancontessa che diverrà celebre per aver mediato l’incontro di Gregorio VII ed Enrico IV, è ancora una bambina, figlia di Bonifacio di Toscana, allora uno dei più potenti feudatari d’Europa.
Bonifacio è un uomo ambizioso, temuto da molti, e le sue inimicizie porteranno a un attentato contro la sua vita che cambierà per sempre il destino dei suoi figli e quello di sua moglie, Beatrice di Bar, nobildonna di forte carattere.
In questo romanzo corale, nel quali molti personaggi svolgono ruoli rilevanti per la trama, vediamo un Medioevo di luci e ombre, tra battaglie e intrighi politici, ma in cui spicca anche la vita interiore di persone come noi, seppur vissute in un altro tempo, con le loro emozioni, la loro sensibilità artistica e la loro spiritualità.
BREVE RELAZIONE DEL CONTESTO STORICO
Gli avvenimenti della trama si svolgono a partire dal 1050, con Scarpetta de’ Canevari, nemico del marchese Bonifacio di Canossa, che torna da un pellegrinaggio verso Gerusalemme. Nel corso dell’opera, saranno romanzati importanti eventi del periodo, come la battaglia di Civitate, nella quale i normanni sconfissero il papa Leone IX e i suoi sostenitori, il Grande Scisma, con la mutua scomunica tra Roma e Costantinopoli, e la Riforma della Chiesa, che ebbe la partecipazione anche di personalità laiche, interessate ad essa per questioni di fede, di potere o per entrambe le cose. I principali fatti della storia sono stati rispettati, così come la mentalità dell’epoca, mescolati ad episodi e personaggi di finzione nel romanzare avvenimenti e colmare lacune delle fonti storiche.
Fregiate virtù ed inconfessati vizi, di Monika M
Pag 222
ebook 1,99
cartaceo 14,00
ebook 1,99
cartaceo 14,00
PRESENTAZIONE
Londra, 1813
Bello e tenebroso, raffinato dandy inglese, Lord Byron domina la scena nel prestigioso salone di Lady Heathcote e con esso il cuore di Lady Carolina Lamb, una volta sua amante.
La donna, sorpresa dal marito invischiata in una sordida storia d’amore con il libertino, viene allontanata da Londra. Il fuoco della passione per l’amato non si affievolisce, anzi divampa più che mai. Tornata in città si rende conto però che così non è per lui; egli l’ha già dimenticata. Furiosa per l’indifferenza mostrata da Byron, durante il ballo che li vede nuovamente vicini, Lady Lamb compie un gesto estremo: infrange un calice di cristallo e tenta di tagliarsi le vene, ottenendo da lui unicamente un insulto.
In questo melodrammatico affresco storico prende vita la mia protagonista: Miss Cécile Juliette Lefebvre. Soggiogata dalle sue passioni si lascerà sedurre da una Londra grigia che cerca nel libertinaggio una via di fuga dalla noia.
Alcuni personaggi sono realmente esistiti, altri sono unicamente frutto della mia fantasia, come gli eventi che vado ad intrecciare, fondendo realtà e narrazione…
Bello e tenebroso, raffinato dandy inglese, Lord Byron domina la scena nel prestigioso salone di Lady Heathcote e con esso il cuore di Lady Carolina Lamb, una volta sua amante.
La donna, sorpresa dal marito invischiata in una sordida storia d’amore con il libertino, viene allontanata da Londra. Il fuoco della passione per l’amato non si affievolisce, anzi divampa più che mai. Tornata in città si rende conto però che così non è per lui; egli l’ha già dimenticata. Furiosa per l’indifferenza mostrata da Byron, durante il ballo che li vede nuovamente vicini, Lady Lamb compie un gesto estremo: infrange un calice di cristallo e tenta di tagliarsi le vene, ottenendo da lui unicamente un insulto.
In questo melodrammatico affresco storico prende vita la mia protagonista: Miss Cécile Juliette Lefebvre. Soggiogata dalle sue passioni si lascerà sedurre da una Londra grigia che cerca nel libertinaggio una via di fuga dalla noia.
Alcuni personaggi sono realmente esistiti, altri sono unicamente frutto della mia fantasia, come gli eventi che vado ad intrecciare, fondendo realtà e narrazione…
INCIPIT
Il potersi muovere a malapena, nell’affollato salone, testimoniava quanto la popolarità di Lady Heathcote fosse in ascesa. Le Dame ostentavano la loro posizione sociale con ingombranti vestiti che impedivano loro di muoversi liberamente, se non nella pista da ballo lasciata libera per goder della vista delle coppie che mai mancavano di esibirsi.
Miss Cécile Juliette Lefebvure osservava il tutto restando sapientemente in disparte. Giovane, ma non certo sprovveduta e dalla brillante intelligenza, comprendeva perfettamente come il suo arrivo nell’alta società inglese fosse circondato da curiosità nei suoi riguardi.
“Di cosa mai potevano ciarlare quelle noiose donne se non di pettegolezzi?” Si chiese, portando il ventaglio a coprire una bocca che ostentava innata superbia. Con la mano libera carezzò il suo naso che avrebbe desiderato meno ingombrante; la sua era una bellezza a metà, valutò, rammaricandosene. Tutta la sua figura emanava semplicità e modestia, unicamente gli occhi tradivano quel sapiente travestimento, guizzando acuti. L’abito gradevole ma scialbo si confondeva con le tende che le grandi finestre ornavano e vicino le quali ella si era, non a caso, posizionata. Osservava gli habitué annoiata: nessuno dei personaggi lì presenti riusciva ad attirare la sua attenzione e curiosità si riteneva soddisfatta nel non attirarne a sua volta.
Miss Cécile Juliette Lefebvure osservava il tutto restando sapientemente in disparte. Giovane, ma non certo sprovveduta e dalla brillante intelligenza, comprendeva perfettamente come il suo arrivo nell’alta società inglese fosse circondato da curiosità nei suoi riguardi.
“Di cosa mai potevano ciarlare quelle noiose donne se non di pettegolezzi?” Si chiese, portando il ventaglio a coprire una bocca che ostentava innata superbia. Con la mano libera carezzò il suo naso che avrebbe desiderato meno ingombrante; la sua era una bellezza a metà, valutò, rammaricandosene. Tutta la sua figura emanava semplicità e modestia, unicamente gli occhi tradivano quel sapiente travestimento, guizzando acuti. L’abito gradevole ma scialbo si confondeva con le tende che le grandi finestre ornavano e vicino le quali ella si era, non a caso, posizionata. Osservava gli habitué annoiata: nessuno dei personaggi lì presenti riusciva ad attirare la sua attenzione e curiosità si riteneva soddisfatta nel non attirarne a sua volta.
QUARTA DI COPERTINA
Londra 1813.
Nel prestigioso salone di Lady Heathcote, zia materna della giovane
Miss. Cécile Juliette Lefebvre frequentato da tutta la Londra che conta,
Lord Byron e la sua amante Lady Carolina danno spettacolo con l'ennesima lite.
La fanciulla, sedotta dal fascino dell'uomo, brama divenirne la favorita non comprendendo
da subito quale perverso gioco la attende. Quel mondo fatto di ricatti, violenze, sopraffazioni,
omicidi e passione rivelerà la vera natura della ragazza che supererà per arguzia e crudeltà i suoi stessi Maestri!
Unicamente un'anima altrettanto folle potrà stregarne il cuore.
CITAZIONE DAL LIBRO:
La sua voce le giunse inaspettatamente alle spalle mentre ella si inoltrava nel corridoio. Nascosto dallo stipite della finestra e dal tendaggio era celato allo sguardo di Cècile Juliette che, avanzando, gli era passata alle spalle.
-Siete curiosa: i vostri occhi lo rivelano.- disse, palesandosi ed avanzando con quella sua andatura lievemente malferma, verso la giovane.
-Le vostre amanti invece rivelano che siete pazzo… -rispose impertinente per celare l’imbarazzo ed ostentando un’aggressività da difesa.
La risata di Lord Byron risuonò fuori luogo, essendo egli causa della tragedia appena sfiorata nella stanza accanto.
La sua voce le giunse inaspettatamente alle spalle mentre ella si inoltrava nel corridoio. Nascosto dallo stipite della finestra e dal tendaggio era celato allo sguardo di Cècile Juliette che, avanzando, gli era passata alle spalle.
-Siete curiosa: i vostri occhi lo rivelano.- disse, palesandosi ed avanzando con quella sua andatura lievemente malferma, verso la giovane.
-Le vostre amanti invece rivelano che siete pazzo… -rispose impertinente per celare l’imbarazzo ed ostentando un’aggressività da difesa.
La risata di Lord Byron risuonò fuori luogo, essendo egli causa della tragedia appena sfiorata nella stanza accanto.
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